L’innovazione del welfare locale passerà da un nuovo strumento che è stato varato ufficialmente ieri e che già nel weekend sarà presentato ufficialmente in Valdinievole. Si tratta della Fondazione delle Comunità Pistoiesi, ovvero l’opportunità giusta per provare a superare modelli assistenzialistici e promuovendo la cultura del dono. Al suo interno ci confluiscono, e potranno farlo in futuro, cooperative, fondazioni già esistenti sul territorio, associazioni, enti del terzo settore, privati cittadini per superare la logica dei micro-interventi che possono essere funzionali per mettere la cosiddetta "bandierina" ma che, poi, rischiano di essere fini a se stessi. La base dei fondi a disposizione è quella del bando "Socialmente" di Fondazione Caript: 400mila euro verranno messi a disposizione per progetti legati a questo nuovo ambito, altri 200mila invece serviranno per la versione classica già vista in questi anni. "Proprio il coinvolgimento di tutte queste realtà sarà fondamentale – ammette la neo presidente Paola Bellandi, che già fa parte del Cda di Fondazione Caript, ente che ha deciso di far partire questo nuovo soggetto – solo così si riuscirà a elaborare strategie di medio e lungo periodo per convogliare risorse e competenze su attività ad alto impatto sociale, collaborando con tutti i soggetti interessati ai diversi ambiti affrontati". Nello specifico, saranno tre le linee di intervento sulle quali si è deciso di investire risorse: incentivare la presenza di attività economiche inclusive di prossimità, perpetrare un vero e concreto contrasto alla povertà educativa e porre una grande attenzione alla disabilità e alla malattia mentale. "Con il primo punto si vuole cercare di coinvolgere lavoratori e dipendenti in aree magari disagiate che si trovano in crisi – prosegue la presidente Bellandi – far rinascere l’attività nella quale erano impegnati in forme differenti, come per esempio le cooperative, e rilasciare così alla comunità un servizio. Per quanto concerne la povertà educativa, invece, cercheremo di combatterla con l’attenzione al degrado ambientale: la collaborazione con le scuole è fondamentale e con gli studenti più a rischio penseremo a percorsi che possano portare alla cura di uno spazio verde che può essere trasformato in vero e proprio parco. Infine, per la disabilità sarà fondamentale tenere presenti tutte le aspirazioni di vita di queste persone e realizzare progetti all’altezza, grazie all’aiuto di altri enti come UE o Regione". In questa fase sarà decisivo rendere protagonista l’ascolto del territorio e non a caso muoveranno i primi passi, già da questi giorni, i "Laboratori di comunità e di ambito". "Uno degli obiettivi che ci dobbiamo prefissare è quello di far emergere le risorse che le varie zone della nostra provincia hanno e che magari non sanno di avere – aggiunge la vicepresidente di FCP, Daniela Gai – verrà costituito, in un secondo momento, un comitato tecnico scientifico che dovrà valutare l’impatto di questi progetti e le loro ricadute: siamo partiti adesso ma stiamo già riscontrando un grande interesse e questo non può che farci piacere". Saverio Melegari