Ventenne violentata dal marito e maltrattata dai suoceri. Si salva chiamando il 112

La giovane è stata messa al sicuro in una struttura protetta. Per i familiari è scattato il divieto di avvicinamento e di comunicazione con la vittima

Violenza domestica

Violenza domestica

Montale (Pistoia), 10 maggio 2022 - Violenza e maltrattattamento verso una 24enne di origine pakistana, con queste motivazioni il giudice del tribunale di Pistoia ha emesso un'ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento e del divieto di comunicazione con la vittima nei confronti del marito della giovane e dei genitori dello stesso tutti residenti nel comune di Agliana

Il marito e i genitori di lui sono accusati a vario titolo dei reati di maltrattamento familiare e violenza sessuale nei confronti della giovane arrivata in Italia lo scorso settembre 2021. A scoprire i fatti sono stati i carabinieri della stazione di Montale grazie a una breve segnalazione che la ragazza ha fatto al 112 nel pomeriggio del 26 gennaio scorso. La 24enne ha provato a chiedere aiuto in inglese indicando all'operatore solo l'indirizzo della propria abitazione prima di interrompere la conversazione. 

Dalle investigazioni i carabinieri sono giunti alla casa dalla quale era arrivata la strana richiesta di soccorso e una volta dentro l'abitazione i militari hanno trovato una numerosa famiglia e la 24enne. Secondo le ricostruzioni, la giovane donna visibilmente spaesata e disorientata è rimasta in silenzio per tutta la durata delle operazioni di controllo e identificazione dei presenti. Al termine dei controlli, i carabinieri hanno fatto allontanare con una scusa la giovane che, in breve tempo e esprimendosi a fatica anche grazie all'uso dei gesti, ha fatto capire ai militari di aver bisogno di aiuto; pertanto, la giovane pakistana è stata prelevata dall'abitazione e accompagnata in caserma con la scusa di un normale controllo approfondito dei suoi documenti di riconoscimento.

Una volta al sicuro, sempre secondo quanto accertato dai militari, la ragazza ha ammesso di vivere in una condizione di costante maltrattamento e violenza anche di natura sessuale a opera del marito. A seguito della sua testimonianza la 24enne è stata condotta in una struttura protetta. 

Gli accertamenti eseguiti nei giorni successivi hanno consentito di acquisire ulteriori elementi a supporto delle dichiarazioni della vittima, con particolare riferimento a quelle che erano le dinamiche familiari che quotidianamente sfociavano in maltrattamenti fisici e psichici compiuti dal marito che abusava sessualmente della moglie, non intenzionata a concedersi fisicamente. Questi atteggiamenti violenti venivano sostenuti anche dai genitori del marito, anch'essi destinatari del provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale.