Vicofaro, controllo negato Anche volontario nei guai

Doriano Maranelli dovrà rispondere del mancato accesso di vigili e Asl "Ma io ero lì solo per dare una mano, non ho responsabilità sulla struttura"

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Anche un volontario della Caritas, Doriano Maranelli, ha ricevuto la stessa contestazione di don Biancalani, denunciato dalla polizia municipale di Pistoia per non aver consentito l’accesso degli ispettori dell’Asl che, insieme ai vigili, avrebbero dovuto eseguire un controllo nella parrocchia di Vicofaro e nei locali attigui che ospitano i migranti. "Io però non ho alcun titolo né responsabilità sulla struttura, tale da poter dare o non dare il consenso di entrare a fare un sopralluogo – si difende Maranelli – Quando quella mattina di metà luglio vennero gli ispettori della Asl don Massimo, che è l’unico responsabile e quindi l’unico che poteva dare il suo consenso, era fuori città. Io, che ero passato di lì come faccio quasi ogni mattina, ho chiamato il parroco al telefono, ma lui ha chiesto di poter differire il sopralluogo perché voleva essere presente". E ancora: "Gli ispettori se ne sono andati dicendo che avrebbero comunicato la data del nuovo appuntamento, ma avevano ben capito che la mia posizione in quel luogo non aveva alcuna ufficialità – ribadisce il volontario, basito per questo verbale che lo mette sullo stesso piano di don Biancalani per le responsabilità nei confronti della parrocchia dove sono ospitati i migranti – essendo un volontario della Caritas mi occupo solo di rendermi utile per le cose che servono ai ragazzi accolti a Vicofaro".

Maranelli osserva inoltre di non aver ricevuto nessuna convocazione per quella mattina, a dimostrazione del fatto che la sua presenza non era indispensabile "proprio perché io non ho nessuna competenza sulla parrocchia di Vicofaro, mi limito a collaborare a livello di volontariato, come fanno tanti altri", sottolinea l’uomo, che per la Caritas svolge il suo impegno nel centro di ascolto di via Dalmazia, a cui si rivolgono per la maggior parte uomini e donne non di cittadinanza italiana. Le verifiche degli ispettori erano dovute alle denunce di alcuni residenti della zona per il materiale ingombrante nel piazzale davanti alla parrocchia, di cui con Alia è stato programmato lo smaltimento. Il dubbio, adesso, sottolinea Maranelli, è che "stia dando fastidio a qualcuno, proprio come don Massimo. Ma io sono tranquillo – ribadisce – per il momento verrà presentata una richiesta di accesso agli atti, poi vedremo".

Intanto ieri è arrivata una nuova ordinanza a don Biancalani da parte del Comune di Pistoia. Come ha spiegato l’avvocato del parroco, Elena Baldi, "il Comune prendendo atto di alcune problematiche legate all’acqua a Vicofaro (che deve riallacciarsi all’acquedotto dopo una perdita, ndr) ordina di ripristinare la situazione entro 10 giorni relativamente al suo approvvigionamento. Problematiche a cui don Biancalani sta già provvedendo".

Daniela Gori