Migranti, Rossi aiuta don Biancalani. Accordo su progetto di accoglienza

In una nuova struttura a Montecatini. Controlli: caso in parlamento

Don Massimo Biancalani insieme al governatore Enrico Rossi durante una visita di quest’ultimo a Vicofaro

Don Massimo Biancalani insieme al governatore Enrico Rossi durante una visita di quest’ultimo a Vicofaro

Pistoia, 26 ottobre 2018  - L’utilizzo  di una struttura in cui don Biancalani potrà svolgere le attività di accoglienza per gli immigrati: è questa la novità che, questa mattina in Regione, sarà definita in un protocollo siglato dal presidente della Regione Enrico Rossi e lo stesso parroco di Vicofaro. I dettagli saranno resi noti durante la conferenza stampa convocata per la presentazione dell’iniziativa ma, da quanto trapela, la struttura «per il sostegno dell’esperienza di accoglienza del centro migranti» sarebbe stata individuata nel territorio di Montecatini, appena fuori città. Si tratterebbe di un edificio che necessiterebbe di alcuni lavori di adeguamento. Da subito Rossi si era schierato a sostegno di don Biancalani che intanto, dopo il controllo di sabato scorso, continua a restare al centro della discussione al punto che il caso è approda in Parlamento. Sono alcuni esponenti Pd, fra cui la pistoiese Caterina Bini, a interrogare il ministro dell’Interno Salvini sull’operazione (e c’è anche una seconda interrogazione di Leu).

«Al ministro – scrivono nel testo i democratici – chiediamo se intenda chiarire chi abbia coordinato l’azione contemporanea di personale delle forze dell’ordine, della polizia locale, della Asl, dell’Ispettorato del lavoro e dei vigili del fuoco e a chi abbiano riferito rispetto all’esito dei controlli effettuati». A Salvini si chiede inolre «quali misure intenda adottare al fine di salvaguardare le iniziative di accoglienza dei migranti adottate, nel rispetto della legge, da don Massimo Biancalani e dalle altre realtà cattoliche e laiche che a Pistoia si occupano dell’accoglienza dei migranti». Ultima richiesta al ministro: «Quali misure intende adottare al fine di garantire l’incolumità di don Massimo Biancalani e dei migranti a fronte delle offese, delle minacce e dei messaggi intimidatori ricevuti nel corso degli ultimi mesi?».