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Via del Casello, la storia infinita: "Manutenzione da duecentomila euro"

Non ci sono i soldi necessari per la manutenzione straordinaria. Si vagliano alcune ipotesi . Luca Marmo: " Dobbiamo agire su più fronti e speriamo di arrivare, quanto prima, ad una soluzione" .

Via del Casello, la storia infinita: "Manutenzione da duecentomila euro"

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Cartelli di divieto di accesso, persino troppo nascosti, ma fino alla fine della mattinata di ieri il traffico lungo via del Casello scorreva regolarmente. In barba all’ordinanza di stop a tutti i mezzi, eccetto i residenti e gli autorizzati (ovvero coloro che lavorano da "Rose Barni") emessa nella serata di mercoledì ed effettiva dalle prime luci dell’alba. Dopo le polemiche degli ultimi giorni, la Provincia ha dovuto piazzare il pugno duro: troppo profonde e pericolose le buche lungo la strada che corre parallela alla A11 e che permette un collegamento rapido fra la SP9, dall’abitato di Bonelle, alla via Fiorentina a Lo Sperone per poi proseguire verso Sant’Agostino e via Pratese.

In questi giorni, dopo gli ultimi temporali, la situazione era divenuta insostenibile con tanti danni a pneumatici e sospensioni delle auto che transitavano nella zona. Un provvedimento che va ad aggravare quello che era già stato emesso tre anni fa quando la strada era stata interdetta a tutti i mezzi a due ruote e istituendo il limite di velocità a 40 chilometri orari. Sistemate transenne, segnaletica e barriere New Jersey per impedire, a chi non vuole rispettare il divieto, di passare ancora per la strada, c’è da pensare al futuro che non è roseo: sostanzialmente, ad oggi, la Provincia non ha i soldi necessari per eseguire la manutenzione straordinaria.

"Via del Casello è di proprietà di Anas ma, secondo la convenzione firmata nel 2011, è sotto la giurisdizione della Provincia – spiega Luca Marmo, presidente dell’ente di piazza San Leone – il nostro obiettivo è ripristinarla quanto prima ma, al momento, mancano le risorse e vanno trovate. Sul piatto ci sono almeno 2-3 possibili soluzioni e dovremo capire in quale direzione muoverci". E, se da un lato non ci sono soldi e vanno trovati, dall’altra c’è l’incognita della tempistica perché, ovviamente, non si può sapere quando questa importante arteria stradale della zona sud potrà riaprire al 100%. "Per fare un intervento che risolva il minimo indispensabile dovrebbero servire intorno ai 70-80mila euro col rischio, però, che serva a poco – aggiunge Luca Marmo – mentre per fare il tutto a regola d’arte ed avere via del Casello fruibile a tutti questa cifra va moltiplicata per due volte e mezzo (si arriva intorno ai 200mila euro, ndr). Dobbiamo lavorare su più fronti e speriamo di arrivare, quanto prima, ad una soluzione". Adesso, c’è il rischio che il traffico della zona defluisca da San Pierino Casa al Vescovo, e quindi attraverso strade di campagna decisamente strette soprattutto per i mezzi pesanti, complicando gli spostamenti nel quadrante sud della città.

Saverio Melegari