Vagoni e poltrone per curare l’Alzheimer

Terapie non farmacologiche: gli arredi speciali di un’azienda di Bonelle ottengono il riconoscimento del Ministero della sanità

Carlotta Ferri ed Elena Becheri, architetti, insieme al titolare Paolo Bucchioni

Carlotta Ferri ed Elena Becheri, architetti, insieme al titolare Paolo Bucchioni

Pistoia, 26 novembre 2019 - L’idea della Generali Arredamenti è quella di utilizzare l’ambiente come terapia non farmacologica. L’azienda nata a Bonelle nel 1995 su iniziativa di Marcello Barbafiera e Gian Paolo Bucchioni lo ha fatto, e continua a farlo, con i progetti che vanno da Rsa a centri diurni, da quello che prevede la ricostruzione di un vagone ferroviario per la terapia del viaggio , a una poltrona vibroacustica. Innovazioni terapeutiche che hanno appena ottenuto il riconoscimento del Ministero della Sanità come presidio medico in classe 1. «Questo – spiegano – ci garantisce la reale presa in esame di tutti i vari aspetti che interagiscono con le persone ospiti di Rsa o centri diurni, così da poter progettare in modo consapevole ambienti che cercano di dare risposte concrete ai disturbi del comportamento». Da questa esperienza consolidata è nata la necessità di intraprendere un percorso di validazione scientifica di alcune soluzioni terapeutiche che stanno dando buoni risultati osservazionali: tra queste, la prima a ottenere l’importante riconoscimento di «presidio medico» da parte del Ministero della Sanità, è stata la terapia della bambola progetto Gully e la poltrona Iremia che elimina le forme di contenzione tipiche di persone con propensione allo sbilanciamento del corpo in avanti. Come spiegano gli architetti Carlotta Ferri ed Elena Becheri, negli ultimi anni le patologie come l’Alzheimer stanno diventando un’emergenza sociale ma le sperimentazioni sui farmaci tardano a dare i risultati sperati. «Per questo, nella progettazione e nella ristrutturazione dei centri dedicati a queste persone vengono adottati una serie di accorgimenti funzionali alla cura e alla vita quotidiana degli ospiti», dicono. «Il riconoscimento da parte del Ministero della sanità, è stato ottenuto anche per il nostro contenitore per la terapia del viaggio, per la poltrona armonica e il letto amaca per la terapia vibroacustica. Il riconoscimento da parte di un’istituzione così importante – concludono i titolari – ci consente di poter proseguire il percorso intrapreso perché è una conferma che stiamo andando nella giusta direzione». E’ con questo spirito che l’azienda pistoiese, in collaborazione con il Golf Club di Quarrata il giorno 13 maggio 2020 organizzerà il primo torneo nazionale di golf a squadre per persone con Alzheimer.