Vaccini covid, il piano per i bambini dai 5 anni. "Il via dalla settimana prima di Natale"

il primario di pediatria del San Jacopo, Rino Agostiniani, in trasferta a Roma per un summit alla Società italiana di pediatria

Rino Agostiniani (Luca Castellani / FotoCastellani)

Rino Agostiniani (Luca Castellani / FotoCastellani)

Pistoia, 26 novembre 2021 - Un altro step formale e poi la campagna vaccinale anti covid sarà estesa ai pazienti in età 5-11 anni. Le prime dosi? "Si parla della settimana prima di Natale, ma è probabile si slitti a inizio 2022". Dopo il via libera di Ema (Agenzia europea per i medicinali) al vaccino Pfizer per i più giovani il mondo della pediatria si prepara ad accogliere una platea ampliata di vaccinandi (per Pistoia i bambini in quell’età, dato Istat, sono 17.356), fino ad oggi limitata per quel che riguarda il settore alla sola fascia 12-16 anni.

Sono dunque i giorni della messa a punto della campagna, come racconta il primario di pediatria del San Jacopo Rino Agostiniani, ieri in trasferta a Roma nella sede della Società Italiana di Pediatria di cui è vicepresidente. Dottore, come può ingranare questo nuovo step della campagna? "Non esiste miglior strumento di convincimento della fiducia, quella che si costruisce tra le famiglie e i pediatri, centrali in questa fase. I bambini da sempre vengono sottoposti a vaccinazioni, strumenti che hanno cambiato la storia di tante malattie. Il vaccino anti-covid non si differenzia dagli altri, ha seguito un proprio iter autorizzativo che prevede tutta una serie di studi sull’efficacia e la sicurezza della somministrazione. Alle famiglie dico sempre che vaccinare è fondamentale per garantire sicurezza, benessere e salute, che proteggendosi si proteggono anche i nonni e che solo vaccinandosi i bambini possono ritornare a una vita normale, fatta di socialità, di sport, di amici". Come si possono ’convincere’ i genitori cosiddetti «esitanti» a vaccinare i figli? "Nessuno di noi può esser padrone di tutte le competenze e conoscenze possibili. Quando ho bisogno di un supporto in architettura o in ingegneria mi rivolgo a un architetto o un ingegnere, allo stesso modo se devo parlare di utilità o meno di una strategia protettiva mi affiderò a un professionista della salute. Del resto è al pediatra che ci si rivolge anche per un bilancio di crescita, per un’influenza, per un consiglio ed è del suo parere che ci si fida". Quando saranno disponibili i primi vaccini? "L’ipotesi è la settimana prima di Natale, ma prima serve l’ok di Aifa, vanno messe a punto le modalità di approvvigionamento delle dosi, occorre strutturare l’organizzazione consapevoli che non può esistere un unico modello valido per tutto il Paese. Un iter non banale, che potrebbe posticipare le somministrazioni ai primi del 2022". Venendo ai casi di virus sinciziale, com’è la situazione? "Va riconosciuta un’aumentata frequenza rispetto allo scorso anno. Una certa difficoltà nella gestione complessiva del problema c’è, ma niente che possa destare allarme. Conosciamo il virus (il virus respiratorio sinciziale è noto e provoca da sempre epidemie annuali come l’influenza, rappresenta la causa più comune di bronchiolite ovvero infiammazione delle piccole vie aeree e e di polmonite specialmente nei bambini sotto i due anni, ndr ), sappiamo come trattarlo e curarlo". Accortezze da adottare per tutelare i bimbi? "Come tutte le forme respiratorie derivanti dal contagio interumano le accortezze sono le stesse che si consigliano per limitare la diffusione del Sars-Cov-2". Ai bambini consiglia anche il vaccino antinfluenzale? "Da sempre lo consigliamo sopra i 6 mesi, quest’anno a maggior ragione. Nel 2020 abbiamo avuto pochissima patologia per via di un mancato allenamento ai virus dovuto al distanziamento. Oggi scontiamo quelle misure ed è prevedibile che l’influenza circoli molto".