Vaccini, l’antinfluenzale serve in tempi rapidi

Le prime dosi annunciate dal 14 ottobre. Ma i medici di famiglia chiedono il rispetto delle date. Pace (Fimmg Pistoia): "Evitare ritardi"

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Proteggere gli anziani subito, evitando di replicare i ritardi dell’anno scorso. E’ quello che chiedono i medici di famiglia pistoiesi, in attesa di poter iniziare al più presto la somministrazione dei vaccini antinfluenzali. Un appello, questo, che giunge insieme all’annuncio dell’arrivo delle prime dosi di vaccino antinfluenzale negli ambulatori di tutta la Toscana dal 14 ottobre: in campo medici di famiglia, pediatri e Asl. L’accordo è stato siglato in Regione lunedì sera. Se questi fossero i tempi effettivi, si partirebbe in anticipo rispetto all’anno scorso, ma la preoccupazione tra i medici di famiglia, quelli che sono davvero in prima linea, resta.

"L’anno scorso – spiega il dottore Giuseppe Pace, segretario della Fimmg di Pistoia (Federazione dei medici di medicina generale) – siamo partiti a novembre, con un ritardo che inevitabilmente ha pesato su tutti. Sui tempi di copertura della fasce a rischio, anziani e malati cronici, ma anche sull’organizzazione. Perché molti ignorano che cosa significa pianificare le sedute vaccinali negli ambulatori. Si riesce a garantire una seduta di vaccinazioni, che ne conti una ventina, solo grazie alla medicina di gruppo e alla presenza di un infermiere. Per chi lavora senza la presenza di un infermiere è assai difficile arrivare a coprire questi numeri, in una giornata che necessariamente include anche l’ambulatorio ordinario, le consulenze e le visite domiciliari. Per un medico che abbia circa 1.300 mutuati, il numero degli over 65 da vaccinare supera di solito di gran lunga i 300 pazienti".

Ma quanto è importante, quest’anno vaccinare anziani e malati cronici contro l’influenza? "Va considerato un dato su tutti – spiega ancora il dottor Pace – Sia che si tratti di influenza, sia che si tratti di Covid, il vaccino evita, per i soggetti più deboli, anziani soprattutto, la possibilità che sia necessario un ricovero in ospedale". In queste settimane, sono molte le richieste che arrivano negli ambulatori dei medici di famiglia sulla opportunità di sottoporsi a una doppia somministrazione di vaccino: quella contro l’influenza e quella contro il Covid. "Noi continuiamo a raccomandare la doppia protezione, anche concomitante, che non solo non è dannosa dà la garanzia della massima copertura".

"In queste settimane, abbiamo avviato la somministrazione del vaccino anti Covid adattato alla variante Omicron – chiarisce Pace – ma sono in molti ad aspettare il nuovo siero contro le varianti Omicron B 4 e B5, che è stato approvato lo scorso 14 settembre. Non sappiamo come sarà l’andamento della pandemia nei prossimi mesi, ma quello che è certo è che l’impatto sarà assai diverso a seconda dei soggetti, come è sempre stato anche per l’influenza, che resta una patologia pericolosa per gli anziani". Entro la prossima settimana arriverà un milione e 57mila dosi di vaccini antinfluenzali, per i quali la Regione ha speso 12 milioni di euro. Il 10 ottobre prenderà il via la campagna a cura dell’Asl nelle Rsa.

M.V.