Un’immensa ondata d’affetto e amore per Giak

Inaugurate le targhe dedicate al campione alla Sestini e al Petrocchi

Tanta partecipazione, grandi emozioni e occhi lucidi ieri mattina per l’intitolazione della palestra della scuola media Sestini di Agliana e del laboratorio di architettura del liceo Petrocchi di Quarrata a Giacomo Di Napoli. Il giovane, morto tragicamente nel luglio scorso nell’incidente aereo con l’aliante mentre si allenava per i mondiali di volo acrobatico, aveva frequentato i due istituti. Sulle due targhe le date di nascita e di morte di Giak e la dedica: "Il più giovane pluripilota sportivo di volo acrobatico su aliante e nuotatore agonista". La targa all’ingresso della palestra è stata scoperta dal sindaco Luca Benesperi con i genitori di Giacomo, Gennaro e Cristina. Al liceo, insieme ai genitori, c’erano la dirigente Elisabetta Pastacaldi, il sindaco Gabriele Romiti e il vicepresidente della Provincia Gabriele Giacomelli. Accanto alla targa un’altra, di rame, fatta dagli studenti del laboratorio di metalli, con scritto "Aula Giak". Il sindaco di Agliana ha ringraziato la Prefettura per avere permesso in tempi brevi questa intitolazione e i genitori di Giacomo, per la forza di trasformare il grande dolore in qualcosa di positivo. La dirigente del Sestini, Angela Desideri ha detto: "Giacomo lo portiamo sempre nel cuore". Molto commovente il momento in cui il padre di Giacomo ha letto una lettera di elogio che la preside Desideri aveva scritto a Giacomo nel 2014 e dove evidenzia nell’alunno la capacità di saper conciliare con ottimi risultati impegni che richiedono tempo e sacrificio. Ancora più sentita la commozione al liceo, dove più vivo e recente è il ricordo di Giacomo sui banchi di scuola, tra i docenti e i compagni di classe, e che erano presenti alla cerimonia. La dirigente Pastacaldi lo ha ricordato come studente, figlio e sportivo modello, mentre il docente di lettere Alessio Landini a nome del consiglio di classe ha parlato del giovane sottolineando l’insegnamento che la vita è un dono, esortando i giovani a non sprecare il loro tempo. Sia Romiti che Giacomelli hanno ribadito l’esempio di Giak.

Piera Salvi e Daniela Gori