Una grande folla si è riunita ieri pomeriggio a Casalguidi per portare l’ultimo saluto ad Andrea Rateni. Davanti alla chiesa e all’interno una moltitudine di persone vestite di bianco avevano accolto l’invito dei familiari del cinquantaduenne di Casenuove di Masiano: "Il bianco è simbolo di purezza, luce e pace. Un modo per accompagnare Andrea con serenità e amore, rendendo omaggio alla sua anima limpida e gentile". Quello stesso bianco che anche Andrea indossava inella foto scattata tempo fa e ieri appoggiata sulla sua bara, dove appare sorridente e sereno, ignaro di quale tragico futuro lo avrebbe atteso a breve: un grave incidente con lo scooter il 19 aprile sulla rotonda di Masiano, un calvario in ospedale di 77 giorni e purtroppo il triste epilogo il 3 luglio. Un ricovero durante il quale la speranza non lo aveva mai abbandonato, sempre circondato da chi gli voleva bene, i parenti, la compagna, gli amici, e soprattutto l’amatissimo fratello Fabio.
Nella toccante lettera che coraggiosamente è riuscito a leggere in chiesa Fabio con voce rotta dall’emozione ha ricordato i bei momenti condivisi fin da bambini, il senso di protezione che aveva sempre avuto nei confronti del fratello minore, e poi quelle lunghe giornate in ospedale mentre gli teneva la mano, e ancora il carattere sempre positivo e scherzoso di Andrea che tanto amava la vita e dal letto della terapia intensiva dava a tutti la speranza e la forza per aiutarlo a non mollare. Alla disperazione dei familiari si è aggiunta anche l’attesa dolorosa di due settimane prima di riavere la salma, trattenuta per disposizione della magistratura che indaga sulle responsabilità e la dinamica dell’incidente.
"Vedete, nel buio della notte nel cielo ci sono le stelle per indicarci un’altra direzione su cui spostare lo sguardo – ha detto nell’omelia don Andrea Mati che ha celebrato la messa – quando si perde una persona cara guardiamo nella prospettiva della sua mancanza, ma come Dio ci ha creati, vi invito a pensare che tramite Gesù ritorniamo alla comunione con Dio". All’uscita dalla chiesa, per un ultimo, estremo ricordo della gioia di vivere di Andrea, del suo non perdersi d’animo fino all’ultimo, le note di "Vivere" e di "Sally" di Vasco Rossi hanno accompagnato i palloncini bianchi che gli amici hanno lasciato volare in cielo. Infine il corteo funebre si è avviato a piedi verso il cimitero di Casalguidi.
Daniela Gori