Un bagno di luci colorate e alberi Il Natale si accende il 5 dicembre

Il Comune per quest’anno si impegna a regalare emozioni più grandi visto il momento di difficoltà

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Luminarie natalizie ampliate, completamente a carico del Comune e realizzate da un’azienda aglianese, la Ombre-1 Srl. "E’ la scelta che abbiamo fatto come amministrazione comunale – dice l’assessore al commercio Giulia Fondi –, per andare incontro ai commercianti in difficoltà a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia e allo stesso tempo valorizzare un’azienda locale. Negli anni passati il Comune dava un contributo di circa 8mila euro al Centro commerciale naturale per le luminarie, al quale si aggiungevano le quote a carico dei commercianti. La crisi attuale e il Ccn, al momento sciolto e in attesa di una nuova organizzazione, non consentivano quest’anno ai commercianti di farsi carico delle luminarie. Abbiamo così pensato ad un progetto nuovo, acquistando le luminarie a led dalla Ombre-1, azienda specializzata in illuminazione architettuale. Abbiamo speso 15mila euro ma il materiale sarà riutilizzabile anche nei prossimi anni". La ditta ha realizzato anche un impianto sul vecchio palazzo comunale, che per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne è stato illuminato di rosso, e che si riaccenderà per le festività. Vie e piazze di Agliana saranno dunque illuminate da sabato 5 dicembre e quest’anno le luci si accenderanno anche in piazza del Comune. Non mancheranno gli alberi di Natale, che sono stati donati al comune di Agliana dall’azienda Giorgio Tesi Group. La Ombre-1 Srl è un’azienda nata ad Agliana nel 2018, da persone con esperienze nel settore che avevano lavorato in proprio o come dipendenti, come ci racconta Giacomo Matteini che ha curato il progetto insieme al socio Marco Bonacchi. "Realizziamo esclusivamente illuminazioni a led di ultima generazione – spiega Matteini – e abbiamo anche una nostra gamma di prodotti da interno ed esterno. È la prima volta che realizziamo una luminaria per un Comune e ci fa molto piacere che sia Agliana. Il budget a disposizione del Comune non era sufficiente: ci abbiamo messo del nostro".

Piera Salvi