Ugo Pagliai, il fratello Silvano morto per il Covid. "Ho il cuore distrutto"

Silvano, 75 anni, stroncato in una settimana dal virus. Il dolore del grande attore pistoiese: "Ho il cuore a pezzi. Sono distrutto"

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Pistoia, 26 novembre 2020 - Il doloroso bollettino quotidiano del covid ci dice che nella giornata di ieri altre sei persone hanno perso la loro battaglia contro il virus. Tra queste Silvano Pagliai, classe 1945, fratello minore del grande attore Ugo Pagliai, che ha compiuto 83 anni il 13 novembre scorso, grande attore pistoiese a cui abbiamo chiesto il ricordo dell’amato fratello.

"Ho il cuore a pezzi. Non riesco a credere che mio fratello sia morto. Sono distrutto". Sono le prime parole che il maestro Ugo Pagliai, celebre attore di cinema e di teatro, ci ha detto con voce spenta, triste. Silvano era stato ricoverato all’ospedale San Jacopo una settimana prima dopo un attacco febbrile. "Ci sentivamo tutti i giorni – racconta il fratello – e mi disse che la causa era stata una cena con amici, che aveva preso freddo e che non si era vestito in modo adeguato. Invece la faccenda era più seria di quanto immaginasse. Aveva 75 anni, ma era sempre in gamba, tanto che giocava ancora a tennis". Silvano Pagliai era rimasto vedovo da circa sei anni, lascia due figli, Michela e Paolo. Abitava nella zona di via Erbosa, dov’era nato e vissuto per tanti anni. Ugo Pagliai sente il bisogno di ricordare ancora l’amato fratello.

"Abito a Roma da tanti anni e nonostante la lontananza ci sentivamo ogni giorno, ci univa un legame profondo. A volte – ricorda il maestro – ci raccontavamo degli episodi che ci erano capitati, a volte bastava un ‘ciao, tutto bene?’. Eravamo contenti così".

Il funerale di Silvano Pagliai avrà luogo stamani nella chiesa della Vergine alle 11, a cura della Misericordia di Pistoia. Ugo non ci sarà: "Mi dispiace immensamente ma a causa del covid sto rinchiuso in casa. E’ dura per uno come me che è abituato a girare l’Italia. Ora non guido più la macchina e venire in treno a Pistoia non me la sentivo. E poi mia moglie e mio figlio mi hanno impedito di uscire. Spero che Silvano capirà, e mi perdonerà".

Le altre persone che si sono spente ieri all’ospedale San Jacopo sono un uomo di Pistoia del 1939; un uomo di Buggiano del 1949; un uomo di Montale del 1935; un uomo di Pistoia del 1941 e una donna del 1931 che apparteneva al gruppo dei nonnini colpiti dal virus a Villa Guidotti, a Maresca.

E’ pesante anche il quadro dei ricoveri all’ospedale San Jacopo che superano di gran lunga i cento pazienti che affrontano il covid19. Sono 112 in tutto le persone ricoverate, con la consueta distinzione: 90 sono nell’area covid, in isolamento, e 22 sono affidate alle cure della terapia intensiva. Sono quattro le persone che sono state dimesse nella giornata di ieri, cifra immediatamente superata dai nuovi ricoveri, che sono stati dieci.

Infine la quotidiana mappa dei contagi: quelli rilevati ieri dalle operazioni di tracciamento e screening da parte dell’Asl Toscana Centro sono stati in tutto 107. Vediamo come sono distribuiti nei vari comuni del territorio della provincia: 29 a Pistoia; 19 a Quarrata; 10 a Serravalle; 6 a Larciano; 6 a Montecatini; 5 a Pescia; 5 a Pieve; 5 a Ponte Buggianese; 5 a San Marcello; 3 ad Agliana; 3 a Buggiano; 3 a Montecatini; 2 a Chiesina Uzzanese; 2 a Uzzano; 1 a Marliana; 1 a Massa e Cozzile e 1 a Monsummano.

Enzo Cabella

Lucia Agati