Trafile made in Pistoia Neanche il Covid le ferma

Festeggiamenti per le prime 95 candeline della società ’Landucci’ "La pandemia ha soltanto cambiato il modo di lavorare: l’export procede"

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Essere sulla soglia del secolo di attività e guardare avanti puntando la barra sull’innovazione e lo sviluppo, superando gli ostacoli posti dalla pandemia nel modo migliore. Ci sono tutte le ragioni per fare festa. S’inserisce infatti nelle celebrazioni per i 95 anni della fondazione la visita di ieri del sindaco Alessandro Tomasi all’azienda Landucci. Perchè Pistoia è anche la città della pasta. Il legame della nostra città con il mondo della pasta alimentare è forte e possiede antiche radici. La stragrande maggioranza di tutta la pasta prodotta nel mondo passa infatti attraverso trafile costruite nello stabilimento di Sant’Agostino.

Guidata dalla terza generazione di imprenditori (i fratelli Angela Federica e Lando), ma con la quarta già attiva in vari ruoli, Landucci dà lavoro a 56 persone, tutte altamente specializzate anche grazie alla continua formazione che ricevono in azienda.

"La visita del sindaco ci fa particolarmente piacere – affermano all’unisono i tre fratelli – e lo leggiamo come un segno di riguardo verso di noi e in generale verso l’industria della città in questo difficile anno. Siamo stati orgogliosi di avergli potuto mostrare, oggi, la produzione delle nostre trafile, una particolarità tutta pistoiese". Fortemente radicata sul territorio (a Pistoia è nata e si è affermata l’azienda, per mano del nonno e del padre degli attuali titolari, pistoiesi molte delle maestranze di allora e di oggi), Landucci ha una decisa vocazione meccanica, è fortemente orientata all’innovazione (nel solo 2020 sono stati depositati 4 brevetti, tra cui un rivoluzionario sistema di taglio per la pasta), e grazie alla produzione di trafile, inserti, macchinari e accessori per i pastifici raggiunge praticamente tutto il mondo (ex Urss, Usa, Turchia e Brasile in particolare), compresi Paesi meno consueti e di più difficile penetrazione (dall’Argentina al Giappone, dal Congo all’Australia).

Le forti restrizioni ai viaggi all’estero imposte dalla pandemia non hanno fermato produzione e commercio: hanno soltanto cambiato il modo di lavorare, per esempio incrementando l’utilizzo delle videoconferenze. "Quest’azienda – commenta il sindaco – rappresenta un pezzo di storia della nostra città, porta il nome di Pistoia nel mondo ed è un’eccellenza la cui forza sta nella conduzione familiare e nell’equilibrio tra tradizione e innovazione. Oggi più che mai – conclude – in un momento di estrema difficoltà, è un piacere visitare la Landucci che, come altre realtà importanti del nostro territorio, è radicata e dà occupazione a decine di persone nella nostra città".

R.P.