"Da sindaco, cittadino pistoiese e tifoso della squadra della mia città sono molto dispiaciuto che il derby di stasera si giochi a porte chiuse. Pur rispettando la decisione adottata dal prefetto e dal questore di chiudere le porte dello stadio per l’incontro, questa scelta mi lascia un po’ d’amaro bocca". Sono le parole di Alessandro Tomasi, primo cittadino di Pistoia, all’indomani della decisione presa dalle autorità di disputare a porte chiuse la sfida tra Pistoiese e Prato. "Penso a tutti i tifosi che attendevano da tempo la partita e non potranno varcare le porte del Melani per sostenere la squadra del cuore – aggiunge il sindaco –. E penso a tutte le famiglie che avevano deciso di tornare allo stadio per vivere un momento magico come il derby. Non posso che dirmi deluso – conclude Tomasi – di non poter tifare allo stadio la squadra della mia città". In precedenza anche l’Amministrazione aveva pubblicato una nota, tesa a ribadire l’infondatezza delle voci che vorrebbero un problema legato all’antincendio dello stadio alla base della decisione: "Ribadiamo che il disputarsi a porte chiuse dell’incontro è stato stabilito unicamente da un provvedimento della Prefettura di Pistoia, motivato da questioni di ordine e sicurezza pubblica e non di agibilità dello stadio".