Tintorie e rifinizioni in ginocchio per il gas

E’ aumentato di cinque volte in pochi mesi. I campi di azione individuati dal sottosegretario Bini che ha incontrato le categorie

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Decreto bollette, legge di bilancio e un provvedimento legato alle aziende energivore. Sono i tre campi di azione prospettati dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Caterina Bini per potere ridurre l’impatto dei rincari di energia e gas sulle imprese del territorio di Pistoia e Prato. Le possibili soluzioni da concordare col governo sono state ipotizzate durante un incontro con le categorie economiche Cna, Confartigianato e Confindustria Toscana Nord, tenuto a palazzo comunale a Prato e promosso dall’assessorato allo sviluppo economico. Sotto la lente d’ingrandimento soprattutto i problemi del distretto tessile, che riguardano da vicino i territori della piana pistoiese. Imprenditori e associazioni di categoria, infatti, hanno spiegato come il costo del gas sia aumentato di cinque volte in pochi mesi, mettendo in ginocchio intere lavorazioni: su tutte tintorie e rifinizioni. Ma il problema si estende a tutte le imprese dei due territori che consumano molta energia e gas, bruciando importanti fette di fatturato. "Se gli aumenti continuano a essere così spropositati allora conviene fermarsi e attendere tempi migliori – spiega Ivo Vignali, imprenditore di Confindustria Toscana Nord –. Il gas è aumentato di quattro-cinque volte in pochi mesi. Chi spendeva 50mila euro al mese di bolletta, ora ne deve sborsare fino a 250mila euro. Come si fa a lavorare in queste condizioni? E’ impossibile. Inoltre non possiamo scaricare i costi sui clienti, perché altrimenti finiremmo tutti fuori mercato".

Il sottosegretario Bini, oltre ad assicurare la convocazione di una specifica videoconferenza con la viceministra dell’economia e delle finanze Laura Castelli, ha provato a tracciare le mosse per sostenere i due distretti: "Da un lato si può lavorare sul decreto bollette. E’ difficile aumentare il pacchetto di risorse da 3,5 miliardi di euro per famiglie meno abbienti e piccole imprese, però si possono effettuare alcune modifiche tecniche per allargare la platea delle aziende che ne hanno diritto". L’altro fronte di intervento riguarda la legge di bilancio. "Bisogna lavorare fin da subito sul testo che approverà il consiglio dei ministri – aggiunge il sottosegretario –. Qui sarà fondamentale l’intervento delle categorie economiche nazionali, per dare precise indicazioni su come utilizzare le risorse. Noi in Parlamento, invece, proveremo a trovare risorse specifiche per le aziende energivore".

Stefano De Biase