Terza dose per migliaia di fragili

Al via oggi la nuova fase della campagna vaccinale: dopo le chiamate dirette ecco le somministrazioni

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Ci siamo: il nuovo capitolo nella lotta al Covid-19 si scrive oggi. Sarà infatti a partire da stamattina che, in seguito alle chiamate dirette scattate nei giorni scorsi agli interessati, gli ambulatori e gli ospedali, assieme alle strutture specializzate che li seguono, somministreranno le terze dosi di vaccino ai malati fragili, ovvero pazienti oncologici, immunocompromessi, dializzati e trapiantati e malati di Aids. Cinquantamila in tutto i soggetti destinatari della terza dose in Toscana – la fetta più ampia rappresentata dai malati oncologici, circa la metà del totale dei fragili –, qualche migliaia dei quali pistoiesi, della cui popolazione è a noi noto il solo dato dei dializzati (257). I ‘vaccinandi’ riceveranno come dose addizionale i vaccini Pfizer e Moderna, così come indicato dall’ultima circolare ministeriale. Le chiamate ai candidati sono ancora in corso, ma coloro i quali volessero segnalare il proprio nominativo al fine di essere contattati o non ricevessero la chiamata nei prossimi giorni, possono avere chiarimenti o ricevere appuntamento telefonando al call center aziendale (055.545454, premendo il tasto 1 per la zona pistoiese compresa nell’Ausl Toscana Centro). La stima è che la categoria dei fragili riceva per intero la terza dose entro la fine di questo mese. "In contemporanea – ha spiegato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – porteremo avanti il completamento del ciclo vaccinale di tutti gli altri cittadini che hanno già fatto la prima dose e andando a intercettare, con tutti gli strumenti attivati, quelli che sono ancora i cosiddetti indecisi. Ritengo sia assolutamente raggiungibile l’obiettivo dell’80% della copertura vaccinale della popolazione toscana entro il 30 settembre. Siamo già intorno al 78% con la prima dose e abbiamo ancora due settimane davanti".

Nel dettaglio, le categorie target interessate da questa prima tranche di terza dose sono i pazienti che abbiano subito trapianto di organo solido e siano in terapia immunosoppressiva, pazienti con trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica), pazienti in lista per il trapianto d’organo, pazienti oggetto di terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule Car-T), pazienti oncologici in trattamento o a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure, pazienti con immunodeficienze primitive o secondarie a trattamento farmacologico, dializzati, pazienti con pregressa splenectomia, malati di Aids.

"Il vaccino riduce in alcuni punti percentuali (10%) nel tempo a distanza di 4-6 mesi ma ancora mantiene una protezione residua, quindi si può dire che la popolazione generale ha comunque ancora una protezione. Io credo che sia fondamentale dare rinforzo ai più fragili perché abbiamo visto che rispondono male e dobbiamo metterli in sicurezza, sull’eventuale vaccinazione universale di richiamo io dico di aspettare a capire meglio passando il tempo quanto si riduce la protezione, e vediamo come sarà l’andamento durante questo inverno". Così all’Ansa il virologo dell’Università di Milano e direttore dell’Irccs Galeazzi, Fabrizio Pregliasco, in merito alla terza dose che, secondo le indicazioni del ministero della Salute e della struttura Commissariale parte ufficialmente oggi.