Telelavoro, ultime settimane a casa

Dai Comuni all’Asl: senza proroga dello stato di emergenza gli impiegati degli enti pubblici dovranno tornare al proprio posto

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Ultimo mese di lavoro da casa per gran parte dei dipendenti pubblici. Salvo riconferme, lo stato di emergenza che ha permesso a tanti impiegati di enti locali e agenzie decentrate. Le regole, come il solito, sono un po’ complicate e consentono diverse eccezioni ma, stando ai conteggi fatti dai diretti interessati, gli uffici pubblici sono destinati a riempirsi a stretto giro. Se, infatti, per il pubblico impiego la data ultima per il rientro è stata fissata per il 31 dicembre, la possibilità viene riconosciuta soltanto a chi esercita mansioni compatibili con lo svolgimento in smart working. Tanto per fare qualche esempio, ne sono esclusi vigili urbani, operai, uscieri, insegnanti, bidelli, eccetera. Di conseguenza, nei Comuni si prevede un rientro sostanziale alla normalità.

Un rientro che – si garantisce da Palazzo di Giano – sarebbe già in corso. Si può confrontare il numero di giornate lavorate dai dipendenti in modalità smart working nel mese di aprile (3.124) con il calo di luglio (1.358) e ancora di più di agosto (792). Anche tenendo conto che in questi mesi si sono concentrate le ferie estive, la riduzione è marcata. Si può riscontrare anche dal fatto che negli stessi mesi i giorni lavorati in presenza sono stati rispettivamente 5.118, 8.632 e 6.890. Dunque, mentre ad aprile si contavano giornate in smart working pari a oltre il 60% rispetto alle presenze fisiche, questa percentuale è scesa al 15,7% di luglio e all’11,5 di agosto. Questo dato è in linea con quello che si verifica dal numero dei dipendenti connessi in remoto: dai circa 80 collegati da casa mediamente nel mese di aprile, oggi il numero dei dipendenti collegati da casa alla postazione del proprio ufficio si aggira intorno a 20-25. La connessione in remoto non esaurisce la casistica dello smart working, ma è certo la modalità più ricorrente. Si trovano dipendenti che lavorano ancora esclusivamente da casa, spesso per ragioni di salute (soggetti reduci da terapie salvavita, o affetti da patologie a rischio), altri che fanno ricorso a questa modalità anche solo per pochi giorni al mese, quindi anche meno di una volta a settimana. Solo qualcuno vi ricorre poi sistematicamente approfittando della situazione. Insomma, secondo il Comune la fase del ricorso massiccio allo smart working pare alle spalle. Restano però le precauzioni per situazioni di salute dei singoli e "la logica di prevenire la presenza contemporanea di tutti i dipendenti, dove gli ambienti" lo sconsigliano.

E mentre per gli uffici postali si attende la rimodulazione degli orari specie per le sedi più periferiche penalizzate dalla pandemia, dal canto suo l’Azienda sanitaria che ha 1412 impiegati amministrativi prevede un mantenimento degli standard. Da marzo a inizio agosto il lavoro agile svolto per quelle attività amministrative che potevano essere effettuate senza una postazione di lavoro fissa e grazie alle opportunità fornite dalle tecnologie, ha coinvolto 2.036 operatori, 1140 amministrativi e 891 in altri ruoli. Con la conversione in legge del Decreto rilancio l’Azienda "ha preso atto dell’adeguamento dell’operatività di tutti gli uffici e di una riorganizzare utile allo svolgimento delle attività, sia rivedendone l’articolazione giornaliera e la flessibilità dell’orario di lavoro, sia continuando ad applicare la modalità di lavoro agile, con le misure semplificate di cui al decreto Cura Italia, al 50% del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità. Quanto detto – si precisa – proseguirà nei prossimi mesi anche in linea con le applicazioni normative che man mano verranno emanate".

Intanto, in tutta la Toscana cambiano le modalità di accesso in Agenzia delle Entrate, nelle settimane scorse al centro della polemica per i disservizi causati dal telelavoro. Il canale di comunicazione privilegiato resterà quello online, mentre per le pratiche che non possono essere risolte grazie al web sarà necessario prenotare un appuntamento. Con questo nuovo modello, gli uffici potranno erogare i servizi con più efficienza e i contribuenti potranno recarsi in Agenzia in assoluta sicurezza all’orario stabilito, senza attese".

R.P.