Task force a Vicofaro: nuovi controlli su ospiti e strutture

Decine di uomini di polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale, vigili del fuoco, ispettorato del lavoro e Asl. Al momento nessun verbale e nessun sequestro. Giovane del Gambia invitato a presentarsi in questura

Controlli a Vicofaro (Foto Castellani)

Controlli a Vicofaro (Foto Castellani)

Pistoia, 20 ottobre 2018 - Polizia, carabinieri, vigili urbani, guardia di finanza, Asl, ispettorato del lavoro e vigili del fuoco. Decine di uomini stasera hanno effettuato controlli a Vicofaro in seguito all’esposto di quasi duecento cittadini sull’attività di accoglienza portata avanti da don Massimo Biancalani.

Controlli  Vicofaro
Controlli Vicofaro

I controlli sono cominciati in serata, sono andati avanti per un paio d’ore e si sono concentrati su diversi aspetti. Le forze dell’ordine hanno verificato ad esempio che non ci fossero clandestini chiedendo i documenti a diversi migranti, i vigili del fuoco si sono occupati degli aspetti legati alla sicurezza delle strutture, la polizia municipale ha controllato il rispetto dell’ordinanza del Comune che aveva sancito la non idoneità delle strutture di Vicofaro all’accoglienza di un alto numero di senzatetto (attalmente ce ne sono 60, 15 dormono in chiesa), gli ispettori del lavoro e la guardia di finanza si sono invece concentrati sull’attività della pizzeria e su chi ci lavora.

Controlli a Vicofaro
Controlli a Vicofaro

Non sono stati emessi verbali e non sono scattati sequestri. Un ragazzi del Gambia, arrivato ieri a Vicofaro, è stato invitato a presentarsi in questura per un controllo.

Don Massimo Biancalani con gli ospiti di Vicofaro
Don Massimo Biancalani con gli ospiti di Vicofaro

L'esposto dei cittadini si concentrava sui problemi di convivenza creati dall'attività di don Massimo e chiedeva verifiche sulla regolarità delle strutture e sulla presenza di un così alto numero di migranti. Inoltre i cittadini hanno scritto che ci sono ragazzi che fanno i loro bisogni all'aria aperta, che alcuni genitori hanno cominciato ad andare a riprendere i figli a scuola perché hanno paura e hanno chiesto verifiche sull'identità di chi è ospitato a Vicofaro mettendo nel mirino il sacerdote: 'L'accoglienza va fatta bene'.