Taglio degli alberi, in 200 dicono no

La petizione per evitare l’intervento in via Lavagnini ad Agliana. Il Comune: "Sono piante catalogate a rischio"

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Circa 200 firme raccolte in pochi giorni per chiedere all’amministrazione guidata dal sindaco Luca Benesperi di fermare il taglio di 21 alberi e aprire un confronto con i cittadini per trovare alternative. Sono 152 le firme protocollate in Comune, ma Guido Del Fante, esponente del centrosinistra tra i promotori della petizione, informa che ne sono state raccolte altre e si sfiorano le 200 firme. "Questa mattina - ha riferito ieri Del Fante - con Carolina Acciai abbiamo consegnato al protocollo del comune di Agliana le firme raccolte. Più di 150 persone chiedono all’amministrazione Benesperi di fermare momentaneamente il progetto del taglio di 21 alberi, per aprire alla discussione con la cittadinanza al fine di trovare alternative e creare partecipazione. Sono contento – prosegue -, in quanto il sindaco ha provveduto a farmi contattare per fissare un appuntamento per un confronto nelle prossime settimane. Ma altre firme stanno arrivando, nonostante il tempo per la consegna sia scaduto, segno che l’interesse è davvero comune. Ringrazio perché ci siamo autorganizzati in pochissimo tempo" - conclude Del Fante. Sotto la lente c’è il progetto per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle vie Lavagnini, Selva e San Niccolao, che prevede il taglio di 21 alberi.

Dopo la pubblica assemblea convocata il 21 luglio scorso al Circolino Arci di San Niccolò, è partita la petizione. Inoltre c’è la mobilitazione dei capigruppo di opposizione. Un’interrogazione è stata presentata dal capogruppo Pd-Agliana insieme Massimo Vannuccini, mentre Alfredo Fabrizio Nerozzi di Agliana cambia ha chiesto un’assemblea pubblica e la convocazione urgente della commissione ambiente, in sala consiliare per consentire la partecipazione dei cittadini, per affrontare i problemi insorti. Nerozzi chiede che entrambe le riunioni si svolgano alla presenza "indispensabile" di funzionari e tecnici dei lavori pubblici e ambiente, polizia municipale e assessori di riferimento.

Non manca la voce degli assessori, Fabrizio Baroncelli (vice sindaco con delega all’ambiente) e Maurizio Ciottoli (lavori pubblici), per spiegare le ragioni del progetto. "La riqualificazione dei marciapiedi con abbattimento delle barriere è necessaria a tutela di pedoni, disabili e residenti e mette al riparo l’Ente da infiniti contenziosi – dicono Baroncelli e Ciottoli -. Dispiace ma gli alberi che saranno rimossi hanno causato seri danni a cordonati e pavimentazione dei marciapiedi rendendoli non fruibili e disagi ai residenti, con tubature rotte, crepe ai muri e, in molti casi, difficoltà per l’entrata e l’uscita dalle case". Sono alberi catalogati a rischio, specie in caso di eventi atmosferici straordinari.

Piera Salvi