Spaccio vicino alle scuole In manette otto pusher

I carabinieri smantellano un gruppo di nigeriani che vendeva eroina e marijuana. Sette mesi d’indagine con 2mila episodi di cessione di droga

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Spaccio di droga vicino a scuole, supermercati, stazioni e all’interno dei treni in viaggio. Sgominata una banda di nigeriani che operava tra Pistoia e Prato nel traffico di eroina e marijuana. L’indagine, condotta dalla stazione e supportata dal Nucleo operativo della compagnia dei carabinieri di Montecatini e coordinata dalla procura di Pistoia, ha portato a otto arresti e alla segnalazione di oltre trenta soggetti per assunzione di stupefacenti.

Li hanno seguiti, pedinati, ripresi con le telecamere senza farsi notare. E li hanno incastrati con indagini tradizionali, senza l’uso di intercettazioni telefoniche, ma con riscontri testimoniali e ricostruendo con pazienza i loro spostamenti e i reati commessi. Sei spacciatori sono in carcere, altri due erano già detenuti. L’indagine dei carabinieri era iniziata a settembre e si è protratta fino a marzo. Molto importanti anche le insistenti segnalazioni dei residenti di Montecatini Terme che da tempo avevano notato alcuni nigeriani quali riferimento di un gruppo di tossicodipendenti. Fin da subito è apparso come il gruppo di africani svolgesse la sua attività, oltre che a Montecatini, anche a Pistoia, Prato e Monsummano. La vendita degli stupefacenti, principalmente eroina, avveniva a Montecatini in pieno centro, nei pressi di un istituto scolastico locale, della Conad di via Bassi, in piazza del Popolo e nelle vicinanze delle due stazioni; a Prato e Pistoia nelle zone adiacenti le stazioni ferroviarie e a Pistoia e Monsummano anche vicino a scuole.

Per catturare gli spacciatori, la tecnica dei carabinieri è stata di pedinare, dopo gli appostamenti, i clienti della droga che avevano appena acquistato la dose. Al riparo dagli occhi dei nigeriani, i carabinieri recuperata l’eroina si facevano indicare con precisione chi aveva ceduto la ‘pallina’. In sette mesi di osservazione i carabinieri montecatinesi hanno documentato la cessione di almeno duemila dosi di eroina.

Gli indagati avevano sviluppato una fitta rete di contatti che permetteva – attraverso la suddivisione del territorio, dei ruoli e la mediazione dell’uno o dell’altro pusher – di non lasciare mai scoperta alcuna zona dalla fornitura di marijuana ed eroina, ceduta in strada a piccole dosi da 15-20 euro. Degli otto arrestati, due sono risultati anche clandestini in Italia.