Sos violenza di genere "Bisogna fare cultura"

Ieri alla Ferruccia l’evento per inaugurare la panchina "Un’occasione per stimolare la crescita della società"

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Inaugurata ieri, sabato 26 novembre, alla Ferruccia la seconda panchina rossa in territorio aglianese. È in via Carlo Levi, nello spazio verde al centro del parcheggio davanti all’ufficio postale. "L’amore non alza le mani, ti prende per mano. L’amore non è violenza", questa la frase che si legge, insieme al numero antiviolenza e stalking 1522, sulla targa apposta sulla spalliera della panchina. Una frase scelta dall’assessore alle politiche sociali e pari opportunità Greta Avvanzo e dalla presidente del consiglio comunale Milva Pacini, che hanno inaugurato la nuova panchina rossa con il sindaco Luca Benesperi. Presenti altri rappresentanti della giunta e del consiglio comunale. Dietro alla panchina è stata creata una piccola aiuola dove sono state piantate delle rose: un’idea della presidente Milva Pacini realizzata a sue spese. Pacini ha annunciato anche l’intenzione di convocare un consiglio comunale aperto, invitando studenti, genitori e nonni, per un confronto sulla violenza nel passare dei tempi.

L’assessore Avvanzo ha ricordato le altre iniziative organizzate dall’amministrazione comunale per la Giornata contro la violenza sulle donne. Venerdì scorso, alla biblioteca comunale Angela Marcesini, sono stati aggiunti sette nuovi libri sullo scaffale rosso, dedicato a testi che affrontano aspetti diversi della violenza sulle donne. Martedì 29, nel consiglio comunale (ore 21, in sala consiliare) sarà in approvazione la mozione a sostegno delle donne iraniane, già approvata dalla commissione regionale pari opportunità. Inoltre, il 25, 26 e 27 vecchio municipio illuminato di rosso. L’altra panchina rossa è in centro, davanti al teatro Moderno.

"Le panchine non risolvono il problema ma anche i simboli sono importanti – ha detto il sindaco Luca Benesperi –. È importante avere coscienza del problema e c’è ancora tanta strada da fare, nella consapevolezza che deve avere la società".

Piera Salvi