Sos edilizia, bonus e cessione crediti: è caos

I numeri presentati all’evento di ieri sono allarmanti. Sono oltre 32mila le aziende a rischio chiusura

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È stato definito il ‘pasticcio’ del bonus edilizio. I numeri in questo caso sono più eloquenti delle parole: oltre 32mila sono le aziende che rischiano la chiusura se non potranno incassare i 5,2 miliardi di crediti fiscali per lavori incentivati appunto dal bonus edilizio; 47mila sono invece i posti di lavoro che andrebbero persi, nel caso appunto quei crediti non venissero incassati in tempi brevissimi. È quanto emerso ieri al Pallavicini Center di Pistoia durante l’incontro ‘Lo stop all’edilizia ferma il Paese. Bonus e cessione crediti: è ancora caos’, promosso da Cna e Confartigianato Prato e Pistoia.

A dare voce alla sofferenza di centinaia di imprese del settore edile di Prato e Pistoia sono stati Claudio Bettazzi, Luca Giusti e Alessandro Corrieri, rispettivamente presidenti di Cna Toscana Centro, Confartigianato Imprese Prato e Confartigianato Imprese Pistoia. "Se le piccole imprese della filiera delle costruzioni non potranno incassare i 5,2 miliardi di crediti fiscali per lavori incentivati dai bonus edilizia andranno in fumo 47mila posti di lavoro - hanno ribadito i presidenti delle associazioni di categoria - Ed il paradosso sta nel fatto che è proprio il settore edile, grazie anche ai bonus, a trainare la ripresa. Si ridurrebbe pertanto del 40% l’aumento di occupazione creato nel settore delle costruzioni nell’ultimo anno, tra il primo semestre 2021 e primo semestre 2022, equivalente ad un ritmo di crescita del +8,4%, il doppio rispetto al totale dell’economia (+4,1%)".

A discutere di questa spada di Damocle che pesa sulla testa delle imprese, i candidati al Parlamento nei collegi uninominali e plurinominali del territorio Chiara Bartalini (M5S), Erica Mazzetti (FI) e Nicola Del Sarto (Azione- Italia Viva).

"Gli incentivi per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico del nostro patrimonio immobiliare – hanno sottolineato i presidenti di Cna e Confartigianato – sono indispensabili per il rilancio di un settore fondamentale, come le costruzioni, ma anche per realizzare la transizione green del nostro Paese". Da qui, le richieste che le organizzazioni hanno messo sul tavolo dei candidati ai collegi territoriali, auspicando un forte impegno politico per cambiare questo stato di cose. In particolare, le proposte vertono su alcuni punti chiave, come la stabilizzare delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici a destinazione residenziale e un necesssario aggiornamento delle norme di legge attraverso un vero e proprio testo unico che regoli la porzione di mercato dei bonus in edilizia, oltre all’impegno a liberare le imprese dai crediti ‘incagliati’ nei cassetti fiscali, scongiurando il conseguente fallimento delle aziende per crisi di liquidità.

Patrizio Ceccarelli