Siccità, i vivai sono già sotto stress E c’è chi utilizza anche le autobotti

Coldiretti e Confagricoltura: "Situazione ancora sotto controllo, ma senza temporali sarà dura resistere. Fondamentali i sistemi di irrigazione che recuperano acqua. Ora però riattiviamo gli invasi inutilizzati"

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L’allerta siccità è ormai definitivamente scattata. Inevitabile, del resto, quando l’acqua continua a mancare nonostante l’estate - tecnicamente - non sia ancora arrivata. Fortunatamente l’allarme non è ancora rosso, visto che agricoltori e vivaisti conoscono bene il problema e nel tempo si sono attrezzati con adeguate contromisure, ma la preoccupazione è tanta e lo spauracchio del 2003 è ancora vivo nelle mente di tanti addetti ai lavori.

"La situazione non è certo delle migliori, visto che è da due mesi e mezzo che non piove – dice Michele Bellandi, responsabile tecnico di Coldiretti Pistoia – e qualche goccia qua e là non basta per le esigenze del vivaismo e delle colture. Se a questo aggiungiamo le temperature elevate, ben oltre la media, nonché il vento che contribuisce ad asciugare subito il terreno, ne esce un quadro complesso". I vivaisti, dal canto loro, restano tranquilli: "Sono tutti ben organizzati con sistemi d’irrigazione antispreco e meccanismi di recupero dell’acqua – continua Bellandi – peggio va per gli olivi, le viti e in generale per chi coltiva in campo aperto, perché il fabbisogno di acqua è decisamente più elevato".

I più sfortunati, comunque, hanno dovuto già ricorrere a soluzioni di emergenza: "Qualcuno ha irrigato con la botte – rivela il tecnico Coldiretti – e se succede a giugno, figurarsi ad agosto… Lo spettro è quello del 2003, quando non piovve da aprile a settembre. Ma per ora resistiamo e incrociamo le dita". Chiaro però che la situazione sia delicata: "Le piante ne risentono e sono anche più esposte agli attacchi parassitari, per non parlare delle possibili conseguenze sulla produzione di olio – conclude Bellandi – per il futuro occorre lavorare sulla verifica e il recupero di alcuni invasi non utilizzati, potrebbero essere utili in periodi come quello attuale".

Non solo Coldiretti: anche da Confagricoltura monta preoccupazione. Più moderata, forse, ma sempre tale: "Ancora non siamo all’allarme rosso, ma un po’ di allerta c’è – spiega Andrea Zelari, presidente di Confagricoltura Pistoia – fortunatamente da tempo tutte le aziende vivaistiche prestano grande attenzione alla limitazione degli sprechi tramite impianti di irrigazione goccia a goccia e sistemi di recupero dell’acqua attraverso delle pompe che riportano i liquidi in eccesso nelle vasche per un successivo riutilizzo. Poi è ovvio, siamo preoccupati, perché se questa situazione si dovesse protrarre fino a settembre sarebbe davvero dura resistere – aggiunge – in particolare in alcune zone che non hanno acqua nemmeno nel sottosuolo. Diciamo che quello del rischio siccità è un problema noto da tempo ma le soluzioni sono rimaste sulla carta e niente è stato fatto".

Poi la conclusione: "Detto questo, non resta che sperare in un po’ di pioggia, con buona pace di chi sarà in vacanza – conclude sorridendo Zelari – l’attività di irrigazione emergenziale non è ancora scattata a quel che so, auspico che non sia necessario prima di agosto ma tutto dipenderà dal meteo delle prossime settimane".

Alessandro Benigni