Odissea per avere lo scuolabus, bimba rischia le lezioni

Il pulmino passa davanti a casa sua, ma la piccola non avrebbe diritto al servizio

Per ragioni di sicurezza una bambina di 6 anni è stata iscritta  a Bottegone fuori stradario e così non ha diritto allo scuolabus

Per ragioni di sicurezza una bambina di 6 anni è stata iscritta a Bottegone fuori stradario e così non ha diritto allo scuolabus

Pistoia, 17 settembre 2018 -  Rischia di non poter frequentare la prima elementare una bambina residente a Chiazzano, perché il Comune non può garantire alla famiglia il trasporto scolastico a causa del regolamento vigente. Da oggi quindi i genitori della piccola si potrebbero vedere costretti a tenere la figlia a casa, mentre tutti i bambini della sua età festeggeranno i primi giorni di scuola. Per questo, dicono, presenteranno denuncia ai carabinieri.

La piccola  è attualmente iscritta alla Martin Luther King di Bottegone per questioni di sicurezza: la scuola di zona, quella al Nespolo, non può accettare più di 21 bambini in classe, quindi la dirigenza ha deciso di inserirla alla primaria di Bottegone. Secondo lo stradario del regolamento comunale per il trasporto scolastico, però, nonostante il pulmino «passi proprio davanti casa della bambina», la piccola non avrebbe diritto al servizio perché non frequenta, appunto, la scuola di zona che gli spetterebbe.

«Non so come farò, molto probabilmente sarò costretta a farla rimanere a casa – racconta la mamma, 30 anni – Ho un bambino piccolo di due anni, lei ne ha sei e giro solo in bicicletta, così come ha solo la bicicletta anche mio marito. Come posso portarla, d'inverno, da Chiazzano fino a Bottegone su due ruote? E’ davvero impossibile. Voglio far valere i miei diritti e per questo farò denuncia».

Da nove mesi per il caso è scattato un confronto incessante tra la dirigenza del comprensivo Raffaello e l’amministrazione comunale. Confronto inutile, almeno fino ad oggi perché gli uffici dei servizi educativi restano fermi sulla loro posizione.

«Purtroppo non possiamo accettare la piccola al Nespolo perché, in virtù del punteggio di preferenza assegnato agli iscritti, è risultata fuori nonostante sia residente in zona. Questioni di sicurezza, viste le dimensioni dell’aula, ci impongono un numero massimo di 21 alunni – spiega la vice preside del comprensivo Raffaello Lucia Bertini – Così, carte alla mano, abbiamo cercato di inserirla in una scuola dove gli fosse garantito il pulmino dal Comune e sapevamo che da Chiazzano a Bottegone era previsto un mezzo. Invece, a quanto pare, nonostante il servizio preveda un passaggio proprio davanti casa della piccola, la famiglia non ne avrebbe diritto perché confluita in una scuola non di zona».

Il Comune spiega, con una nota degli uffici, che nel caso specifico lo scuolabus che transita da lì non può accompagnare i bambini fino al Bottegone.

«Siamo ovviamente consapevoli delle difficoltà che la famiglia sta incontrando, abbiamo contattato anche l’istituto comprensivo per trovare una possibile soluzione ma non è possibile derogare alle regole che il Comune ha stabilito. I servizi scolastici sono regolati da un documento che la giunta approva annualmente, in genere nella primavera precedente l’anno scolastico».

Michela Monti