Pistoia ospiterà la ‘scuola del Papa’

Nel convento delle benedettine una delle sedi internazionali volute da Bergoglio

Pistoia ospiterà la ‘scuola del Papa’ (foto Castellani)

Pistoia ospiterà la ‘scuola del Papa’ (foto Castellani)

Pistoia, 21 marzo 2019 - Un dono inaspettato per realizzare un sogno. E’ Papa Francesco ad avere omaggiato il monastero delle Benedettine e tutta la città della nuova sede della «Schola Occurentes», la scuola che egli stesso aveva fondato a Buenos Aires. Da ieri, giovani, non solo pistoiesi, potranno incontrarsi fra gli splendidi spazi di Santa Maria degli Angeli nel vicolo San Michele poco distante dal teatro Manzoni, per formarsi attraverso il dialogo, l’incontro, la conoscenza di sè, i linguaggi universali come la musica e l’arte. I giovani non saranno gli unici a poter raccogliere i frutti di questa nuova esperienza spirituale e umana, visto che qui saranno ospitati anche percorsi di formazione di educatori provenienti da ogni parte del mondo.

Pistoia è fra le nuove sedi internazionali, presentate ieri dal Papa nella sede principale della fondazione «Schola occurentes» in piazza San Callisto a Roma, nel corso di una cerimonia a cui ha partecipato anche il vescovo Fausto Tardelli. «Credo si tratti di una vera benedizione del cielo per la nostra diocesi e per la città di Pistoia – afferma con gioia il vescovo – inaspettata, come tutte le sorprese del Signore». Attualmente le Scholas sono operative in Argentina, Messico, Paraguay, Spagna, Italia, Città del Vaticano, ma l’organizzazione, grazie alle collaborazioni avviate con altre realtà, opera in 190 Paesi e in circa 445mila scuole e reti educative associate.

L’apertura della sede pistoiese si deve si deve in gran parte a Madre Ana, badessa del monastero. «Sono originaria della parrocchia San Josè de flores, la stessa di Papa Francesco. Pur vivendo in Italia da cinquant’anni – racconta – ho sempre seguito con grande interesse l’esperienza che stava maturando nella mia città, la rivoluzione pedagogica della ‘scuole dei vicini’, che cercavano di abolire le barriere fra le persone creando momenti d’incontro, per fare scoprire ai giovani la propria identità, per prepararli a incontrare gli altri. Così, vedendo che la comunità del nostro monastero non stava crescendo come numero di vocazioni, ho deciso di scrivere al Papa per proporci». Una lettera che, come un piccolo miracolo, deve avere toccato il cuore e la mente di Bergoglio che ha sposato subito il «sogno di aprire il monastero ai giovani, per fare diventare Pistoia un punto d’incontro intorno a un centro d’acqua zampillante», sorride Madre Ana indicando la fontana al centro del chiostro fiorito. Già tanti presidi, insegnanti e giovani stanno iniziato ad animare la nuova realtà che sarà aperta a tutti «senza schemi, moduli e corsi precostituiti. Perchè dobbiamo imparare ad ascoltare con l’orecchio del cuore, perchè – conclude la badessa – noi siamo quel che sogniamo».

s.t.