Maestra arrestata, mamme dall'avvocato: 'Pronte a costituirci parte civile'

Ma in paese c'è anche chi difende l'educatrice finita ai domiciliari con l'accusa di maltrattamenti nei confronti dei suoi piccoli alunni

La scuola materna di Montale

La scuola materna di Montale

Pistoia, 16 settembre 2018 - Sono pronte a costituirsi parte civile due delle mamme che si sono rivolte ai carabinieri dando il via all’indagine che ha portato all’arresto della educatrice della scuola dell’infanzia statale di via Vignolini a Montale. Arresto, ai domiciliari, scattato per le gravi accuse di maltrattattamenti nei riguardi di alcuni bambini dell’istituto fra i tre ed i quattro anni.

Domani le due mamme hanno appuntamento con il legale che le seguirà nella vicenda giudiziaria in corso. «Dopo che è uscita la notizia sulla stampa – dice Francesca S., la prima mamma ad andare dai carabinieri nel 2017 – un’altra famiglia si è messa in contatto con me per avere informazioni su come ci stavamo muovendo e altre mamme ci hanno espresso il loro sostegno su Facebook».

Il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Montale, Mauro Guarducci, cercato da «La Nazione» anche nella giornata di ieri, non ha invece rilasciato dichiarazioni. Nella mattinata ha lavorato nella sede di via Luther King. Certamente la scuola dovrà lavorare per trovare in tempi rapidissimi una soluzione per sostituire l’insegnante arrestata in tempo per l’inizio dell’attività didattica prevista per domani.

Intanto il paese è ancora sotto choc. La notizia ha destato una grande impressione anche perché l’insegnante lavora nelle scuole di Montale da decenni. Alcune mamme, che preferiscono non rendere pubblico il loro nome, ci tengono però a far presente il loro profondo stupore per l’indagine in corso e a far sapere che i loro bambini hanno avuto un’esperienza «molto positiva» con l’insegnante posta agli arresti domiciliari.

«Mio figlio è stato con quella maestra per due anni – racconta una di queste mamme – e non ha mai manifestato alcuna forma di malessere, anzi, era entusiasta dell’attività teatrale condotta dall’insegnante, ha partecipato agli spettacoli allestiti dalla scuola e si è talmente appassionato che ha voluto continuare a fare teatro con la maestra anche per i due anni successivi all’uscita dalla scuola dell’infanzia. Per quanto riguarda la mia esperienza, non mi sono mai accorta nemmeno di segni di malessere da parte di altri bambini o di altre mamme».

Giacomo Bini