
Giandomenico Lotito segretario provinciale della Flc Cgil
Pistoia, 17 settembre 2025 – “Tre insegnanti della provincia di Pistoia rischiano di restare per tutto l’anno scolastico con un contratto part-time, pur avendo diritto al completamento orario. È l’ennesima dimostrazione che l’algoritmo del Ministero non funziona e che l’Ufficio scolastico di Pistoia avrebbe potuto limitare i danni intervenendo manualmente”. A denunciarlo è Giandomenico Lotito, segretario provinciale della Flc Cgil, che ha chiesto all’Usp (ufficio scolastico provinciale) chiarimenti immediati e l’annullamento del secondo turno di nomine. Il 29 agosto sono iniziate anche nella nostra provincia le operazioni di assegnazione degli incarichi a tempo determinato per l’anno scolastico 2025-26. Gli incarichi, a tempo pieno o part-time, con scadenza al 30 giugno o al 31 agosto, vengono conferiti tramite le Graduatorie Provinciali per le supplenze (Gps), utilizzando l’algoritmo predisposto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Una procedura interamente digitalizzata che negli anni ha mostrato limiti evidenti. Basta un errore nella compilazione delle preferenze e un docente può perdere il suo incarico. Le scelte, inoltre, vengono fatte “al buio”, senza conoscere le disponibilità effettive delle cattedre. Ma la criticità principale riguarda il completamento degli spezzoni: quando un insegnante riceve un incarico parziale, l’algoritmo dovrebbe abbinarne altri per garantire l’orario pieno, ma spesso questo non avviene.
Lo scorso anno l’Usp aveva trovato un rimedio: dopo il primo bollettino effettuava manualmente i completamenti per chi era rimasto con uno spezzone, prima di far ripartire l’algoritmo per il secondo turno. Quest’anno, invece, dopo il primo bollettino ne è stato pubblicato subito un secondo, interamente generato dal sistema informatico, senza alcuna correzione manuale. Il risultato – denunciano – è che tre docenti pistoiesi, pur avendo compilato correttamente le loro preferenze, sono rimasti penalizzati rispetto a colleghi con punteggi inferiori. “Non si tratta di errori individuali – spiega Lotito – ma di un malfunzionamento dell’algoritmo che ha prodotto un esito contrario alla normativa e alla logica della graduatoria”.
La Cgil ha chiesto che il secondo turno venga annullato e rifatto, manualmente o comunque in modo da rispettare la graduatoria. Ma dall’Usp non sono arrivate risposte: anzi, è stato pubblicato anche un terzo bollettino, senza che la questione venisse affrontata. E questo ha acceso la protesta sindacale. “L’Ufficio scolastico – conclude Lotito – sapeva bene che il sistema non gestisce correttamente i completamenti. Lo scorso anno aveva scelto di intervenire, quest’anno ha deciso di non farlo. Così facendo ha scaricato tutto il peso sugli insegnanti, che si ritrovano con un contratto ridotto e uno stipendio più basso per colpe non loro”.