Al via "La scuola in scena": aprono la rassegna i ragazzi delle Mantellate

il primo spettacolo si terrà venerdì 17 maggio alle 21 al teatro Bolognini. Titolo dello show "Essere o non essere fools"

Il gruppo di studenti delle "Mantellate" in scena al Bolognini

Il gruppo di studenti delle "Mantellate" in scena al Bolognini

Pistoia, 15 maggio 2019 - Al via la rassegna "La scuola in scena". Primo spettacolo che apre il ciclo venerdì 17 maggio (ore 21) al teatro Bolognini è "Essere o non essere fools" con il gruppo teatrale “Le Martellate” del Liceo Scientifico Paritario “Suore Mantellate” di Pistoia. Il testo è scritto dalle docenti responsabili del Progetto, Sara Lenzi (che cura anche la regia) e Ida Leporatti e liberamente tratto da Fools di Neil Simon: commedia poco nota ma molto attuale del grande commediografo, scomparso recentemente. In scena gli studenti-attori: Arianna Banchelli, Alice Bartolini, Lorenzo Bechi, Matilde Biscardi, Giovanni Tancredi Brilli, Elena Sofia D’Andria, Giulia Filoni, Matteo Matteini, Adrian Nesti, Lorenzo Pagnini, Lucrezia Torrigiani, Giulia Tripaldi, Tommaso Venturini.

"È la storia di un fantastico villaggio – spiegano le docenti – in cui gli abitanti, vittime di un’atroce maledizione, credono di essere fools, ovvero stupidi, e come tali si comportano, finché un giovane insegnante idealista si proporrà di rimuovere la nebbia che offusca il loro intelletto. Ironia, leggerezza e genialità dei 'diversamente intelligenti' costituiscono il tessuto narrativo di una vicenda ricca di sentimenti, equivoci e dialoghi esilaranti. Un invito a riflettere sul sottile confine tra stupidità ed intelligenza e ad uscire dagli schemi che ci rendono ancora oggi schiavi del pregiudizio e della paura. La mancanza di intelligenza è una rinuncia al proprio essere, ma talvolta non c’è niente di più logico di una mente illogica. E allora la domanda che poniamo è 'Essere o non essere fools?'. A voi spettatori l’ardua sentenza".

Per gli studenti un'esperienza importantissima di crescita individuale e di gruppo, come testimoniano le parole dei giovani protagonisti: "Tutti dovrebbero fare teatro – commenta Giovanni Brilli –. Molti lo fanno pensando di allontanarsi dalla realtà, mettendosi nei panni di qualcun altro. Ma teatro non è solo questo, fare teatro significa plasmare la propria persona, mostrando di essa le mille sfaccettature". "Significa mettersi in gioco – aggiunge Tommaso Venturini – scoprire i propri limiti ed imparare a superarli, con l’aiuto delle professoresse che ci guidano in questo o di conoscenza del sé". "Grazie a questo si vince la timidezza – conclude Arianna Banchelli – ed emerge il proprio modo di capire la realtà, nonché il modo di porsi di fronte agli altri che sono diversi da noi: Ed il teatro fa un regalo al mondo: / siamo sicuri, nella nostra mente, / di sapere chi siamo in quel momento; / ci fa sentire vivi finalmente." Prevendita alla biglietteria del Teatro Manzoni (0573 991609 – 27112).