Fedi-Fermi, tante aree off-limits

La mappa consegnata ai docenti per la maturità mostra criticità diffuse

La mappa del primo piano

La mappa del primo piano

Pistoia, 18 luglio 2019 - A piano terra solo quattro aree risultano agibili, al primo piano praticamente è percorribile quasi esclusivamente il corridoio, al secondo soltanto un’area mentre va meglio al piano rialzato dove il semaforo agibilità è verde per quasi tutti gli spazi. E’ questa la fotografia della mappa consegnata ai commissari della maturità al Fedi-Fermi. Una sorta di guida delle aree utilizzabili per le prove d’esame. Tutte le altre zone, almeno per le prove dell’esame di Stato, sono invece state interdette al personale per motivi di sicurezza (non specificata di quale natura). Quel che è certo però è che in gran parte dell’edificio sono presenti diverse zone puntellate (evidenziate in verde) che in gergo tecnico significa che sono presenti parti pericolanti che hanno avuto bisogno in passato di interventi urgenti a seguito di crolli o di potenziali crolli e che restano comunque instabili. Una “mappa” del pericolo, quella quindi che è emersa in queste ore che potrebbe rappresentare la chiusura definitiva del plesso. Intanto cresce la preoccupazione tra le famiglie degli studenti interessati dalle possibili chiusure degli edifici scolastici controllati a livello sismico e statico dalla Provincia. I genitori stanno cercando di costituire un comitato per riuscire a far valere le proprie proposte ai tavoli istituzionali.

Domani alle 17.30 sono stati convocati a palazzo Balì, dal presidente Luca Marmo, tutti i consigli di istituto del territorio di Pistoia e San Marcello-Piteglio per fare il punto della situazione. La mattina invece sarà il prefetto a prendere conoscenza dell’emergenza edilizia scolastica . Un venerdì davvero nero sarà per tutti gli enti coinvolti che nel caso di chiusura dei sei plessi controllati (Forteguerri, Fedi-Fermi, Einaudi, Pacinotti, geometri e San Marcello) dovranno affrettarsi per studiare un piano emergenziale che consenta agli studenti (si parla di più di mille ragazzi) di iniziare le lezioni il prossimo 15 settembre.

Le ipotesi in campo sono diverse: dall’affitto di edifici disponibili di proprietà privata all’utilizzo di container. Non vengono esclusi neanche i doppi turni. Intanto il presidente Marmo ha già annunciato di aver chiesto aiuto sia alla fondazione Cassa di risparmio sia alla Regione Toscana.

Michela Monti