PISTOIA
Sul territorio, negli ultimi anni, è mancato un legame stretto ed assiduo fra quella che è l’attività prettamente industriale e produttiva del vivaismo e le professionalità che escono, dopo la maturità, da una delle scuole superiori più antiche come l’istituto "De Franceschi-Pacinotti" di via Dalmazia. Oggi, però, si cambia strada con una sinergia più stretta siglata dalla Fondazione dell’istituto stesso ed il Distretto Vivaistico pistoiese con la presenza, come attore interessato, dell’Avi (Associazione Vivaisti Italiani). Di questo si è parlato nel corso dell’ultima assemblea del Distretto che si è svolta lo scorso mercoledì nei locali di Gea in via Ciliegiole.
"Il livello di attrattività del nostro istituto – afferma il presidente della Fondazione de’ Franceschi Fabio Fondatori – non è in questo momento quello che dovrebbe essere in una città con un’identità così legata al vivaismo e all’agricoltura. Ringrazio il Distretto e Avi per il sostegno, perché davvero è responsabilità di tutti rilanciare questo istituto, per l’importanza che avrà in futuro anche in relazione all’accordo con l’Università di Firenze". Su questo fronte, infatti, c’è da dire che la Fondazione sta lavorando con Unifi per arrivare all’attivazione di alcuni corsi di laurea a Pistoia del settore, come già succedeva anni or sono. Da qui, grazie al contributo del vice preside della scuola Edoardo Baroncelli, sono stati spiegati i dettagli di questa vicinanza fra il mondo scolastico e professionale.
"Dovremo andare a definire entro il prossimo mese di ottobre progetti ad hoc legati al Distretto – conferma il vice preside – identificare le aziende nelle quali svolgere i ‘Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento’ e organizzare visite nelle aziende vivaistiche per le classi terze e quarte e quinte". Un passo in avanti accolto con piacere dai vertici del Distretto, vista la continua richiesta e necessità che c’è sul territorio di avere a disposizione persone formate da inserire nel mondo del vivaismo.
"Il Distretto – aggiunge il presidente Francesco Ferrini – ha l’intenzione di coinvolgere attivamente i suoi associati nei processi di formazione proposti in collaborazione con il ‘Barone de’ Franceschi’. Questi processi di formazione saranno progettati per migliorare le competenze degli studenti, per promuovere l’innovazione e la sostenibilità nel settore e per preparare gli studenti verso il mondo lavorativo. Dal lato nostro, inoltre, ci impegneremo a fornire suggerimenti per gli argomenti da trattare". Sul tavolo gli argomenti non mancheranno da affrontare anche con gli studenti ed i professori, come alcuni di quelli discussi durante l’assemblea del Distretto: dalla sostenibilità ambientale alla riduzione al minimo degli scarti di qualsiasi lavorazione fino al cosiddetto "Acquedotto verde" da implementare per portare le acque reflue depurate da San Colombano verso Pistoia ed utilizzarle per l’irrigazione delle piante.