Scuola chiusa, scatta il flash-mob di protesta

Palloncini e musica per ’festeggiare’ l’inaugurazione mancata. La rabbia delle mamme: "Tante promesse ma nessun risultato"

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Il suono della campanella non è stato lo stesso per tutte le scuole della Montagna Pistoiese. La scuola di Maresca ha visto ieri mattina la protesta, vivace e colorata, delle famiglie dei ragazzi che – prima di essere ricevute in Comune da sindaco, vicesindaco e assessore ai servizi socio sanitari – hanno voluto tagliare il nastro della "non inaugurazione". Un modo garbato per esprimere ancora una volta il disagio per la mancata apertura della scuola. Palloncini colorati, trombette, cartelli e tanti slogan per sottolineare le promesse non mantenute. I ragazzi, infatti, anche quest’anno sono stati dirottati: una parte alla primaria di Campotizzoro e l’altra a Gavinana, mentre l’intera materna è finita all’ex asilo di Campotizzoro. Il totale degli alunni coinvolti è vicino alle 250 unità. La mancata apertura della scuola di Maresca, ha i contorni di una storia stucchevole che ha visto amministratori e genitori un po’ contrapposti e un po’ collaboratori, risente di importanti ritardi e scandenze non rispettate. Dopo l’incontro di ieri la rassicurazione: la scuola tornerà in attività nel lasso di tempo tra il 23 settembre e il 21 dicembre 2022 ovvero due anni e tre mesi dopo la scadenza prevista in origine. Allo stato attuale, da quanto si apprende, mancano le certificazioni degli impianti, senza le quali il cantiere è ancora nelle mani degli appaltatori. "La delusione maggiore – ha spiegato Laura Burattini, mamma di uno scolaro – è per i bambini a cui è stata promessa la loro scuola e poi negata. Adesso cosa possiamo dir loro?". Adesso l’impegno chiesto senza appello da tutte le famiglie interessate è di fare presto. "Appena possibile – ha detto Carlotta Guerrini, portavoce da sempre delle famiglie – i ragazzi devono rientrare nella loro scuola, senza altri rinvii. Se c’è qualche lavoretto da fare non importa, basta che tornino subito nella loro scuola senza ulteriori tentennamenti". Alla protesta erano presenti anche Franco Del Re, capogruppo del gruppo Prospettiva Futuro, assieme a Lisa Pugliese e Carlo Vivarelli di Cambiare. Il 21 è previsto un consiglio comunale straordinario sull’argomento, richiesto proprio da Del Re.

Andrea Nannini