Pistoia, 2 settembre 2020 - Mancano quaranta aule per garantire lezioni in piena sicurezza, e per quanto riguarda i trasporti l’invito lanciato ai presidi è quello di appellarsi alle famiglie e alle loro auto per garantire le corse dei mezzi pubblici a chi ne ha realmente bisogno. Riunione fiume ieri del tavolo provinciale per l’avvio dell’anno scolastico. Il presidente della Provincia Luca Marmo ha incontrato tutti i dirigenti scolastici del territorio ma anche rappresentanti dei docenti, del personale Ata degli studenti e dei genitori. Diversi i nodi da sciogliere a ridosso dell’avvio dell’anno. Dagli spazi nelle scuole ai lavori di ristrutturazione dei plessi fino al trasporto scolastico.
«In provincia mancano 40 aule per garantire il giusto distanziamento tra i ragazzi – spiega Marmo –, per questo ci siamo attivati ormai da settimane su due fronti: uno è l’acquisto di moduli prefabbricati e l’altro sono i lavori di ristrutturazione dei plessi. Nel primo caso la strada è lunga: abbiamo già avviato le pratiche per l’acquisto ma nella migliore delle ipotesi questi moduli arriveranno solo la prossima primavera, nel frattempo entro fine anno con i 600mila euro dei fondi Pon completeremo i lavori sulle sedi che ne hanno bisogno. In attesa che tutto sia finito, come già è stato annunciato i presidi si sono organizzati con doppi turni e didattica a distanza integrata alla lezione frontale».
Parte della riunione si è concentrata sul trasporto scolastico alla luce delle nuove indicazioni arrivate da Roma. In pratica l’accordo raggiunto prevede che «i mezzi – siano essi bus, metro o pulmini – potranno essere pieni all’80 per cento, con una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti». Sono previsti inoltre fondi aggiuntivi per i Comuni e le società che gestiscono il servizio: «Copit ha bisogno di almeno 30 mezzi in più per garantire il servizio a tutti gli studenti che lo usavano lo scorso anno – sottolinea il presidente –, per questo onde evitare disagi soprattutto per chi arriva dalle zone montane, abbiamo chiesto ai presidi di chiedere una collaborazione alle famiglie. Le scuole devono aprire prima del suono della prima campanella in modo che gli studenti possano eventualmente prendere l’autobus prima, anziché arrivare a ridosso dell’inizio della lezione. Chi, tra le famiglie, usa il mezzo privato offra il proprio posto auto anche ad altri studenti. Sarà poi la turnazione della didattica a distanza a venirci incontro per non affollare i mezzi. Strada facendo, infine, ci renderemo conto delle problematiche e cercheremo di arginarle. In questo momento di emergenza c’è bisogno che tutti facciano la propria parte. Ringrazio i tecnici del mio ufficio che hanno lavorato senza sosta anche durante le ferie, per riuscire a dare risposte ai problemi più urgenti del mondo scolastico». Michela Monti