Posto fisso a scuola, tornano a sperare 400 insegnanti pistoiesi

Il Consiglio di Stato riesaminerà il caso dei diplomati abilitati 'retrocessi' o licenziati

La protesta degli insegnanti nei mesi scorsi

La protesta degli insegnanti nei mesi scorsi

Pistoia, 19 novembre 2018 - Si susseguono i colpi di scena sul destino dei diplomati magistrali con titolo abilitante cancellati dalle graduatorie ad esaurimento e di fatto cacciati dal posto di lavoro a tempo indeterminato. A Pistoia oltre 400 insegnanti possono ora tornare a sperare di ottenere il posto fisso. Nei giorni scorsi, infatti, con la sentenza 05941/2018, i giudici della VI sezione del Consiglio di Stato hanno dato il via libera all’iscrizione degli «appellanti nelle graduatorie ad esaurimento». Non solo, i giudici hanno chiesto all’adunanza plenaria che aveva «cancellato» a fine 2017 la possibilità di arrivare al ruolo per i diplomati di rivedere tale decisione.

Nel dettaglio, per effetto della decisione della Plenaria lo corso anno in tutta la provincia sono state 17 le maestre licenziate e 400 quelle tornate ad occupare il posto nelle graduatorie di seconda fascia, un posto che dà diritto soltanto ad incarichi annuali di supplenza.

Sulla questione è intervenuta la consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Elena Bardelli. «Mentre il governo sta preparando il concorso straordinario per la scuola d’infanzia e primaria – tuona Bardelli – è arrivata inaspettato un pronunciamento del Consiglio di Stato che ha accolto la richiesta di indire una nuova Adunanza Plenaria sul caso dell’inserimento in Gae dei diplomati magistrali. Si tratta di un ottimo risultato ottenuto mediante l’azione di forze congiunte e sapientemente coordinate delle associazioni di categoria, che il governo Conte ha sottovalutato. L’esecutivo ha preferito dare seguito ai licenziamenti e alla cancellazione dalle graduatorie, indicendo un concorso straordinario che fin dalle sue premesse si è rivelato un autentico disastro in quanto esclude in maniera illegittima molti insegnanti, penalizza i diplomati magistrali e pretende di licenziare chi ha superato l’anno di prova».

Per Bardelli «i concorsi da soli non sono certo il migliore strumento per risolvere definitivamente il problema del precariato. Finché non tornerà a prevalere l’utilizzo pieno del doppio canale – insiste la consigliera – avremo sempre da una parte posti vacanti e dall’altra docenti abilitati destinati alle supplenze in eterno, senza poter mai essere stabilizzati nei ruoli». La posizione di Fratelli d’Italia è «la riapertura delle Gae», il provvedimento «più adeguato per restituire dignità ai diplomati magistrali e per garantire un buon funzionamento della scuola». La speranza, a questo punto, è che «il governo affronti seriamente il tema con le parti coinvolte e possa varare al più presto un provvedimento correttivo».

M.M.