È tra le prime sei scienziate emergenti al mondo, sarà testimonial di 'Sì geniale'

Silvia Marchesan, friulana, docente associata di chimica organica dell’Università di Trieste avrà il compito di avvicinare gli studenti pistoiesi alla scienza

Silvia Marchesan, scienziata

Silvia Marchesan, scienziata

Pistoia, 4 aprile 2022 -  Silvia Marchesan, friulana, docente associata di chimica organica dell’Università di Trieste è la testimonial dell'edizione 2022 di «Sì geniale», il concorso organizzato dalla Fondazione Caript, cui partecipano scuole di ogni ordine e grado della provincia di Pistoia e che avrà il suo culmine dal 2 all'8 maggio con l'apertura, nel convento di San Domenico, del «Giardino delle invenzioni», dove saranno esposti i progetti realizzati dagli studenti. Nel 2018 Marchesan è stata selezionata dalla prestigiosa rivista Nature tra gli 11 migliori scienziati emergenti al mondo, classificandosi al sesto posto su oltre 500 ricercatori.  

Che effetto le fa sapere che è nella top ten mondiale degli scienziati emergenti? «Sinceramente quando me lo hanno comunicato ho pensato a uno scherzo, perché non me l'aspettavo. Quando ho capito che davvero era così, ho provato una grandissima emozione».  

Qual è stata la molla che ha fatto scattare in lei la passione per la scienza? «Senza dubbio la curiosità. Io sono cresciuta a Codroipo, che è una cittadina del Friuli Venezia Giulia, nelle campagne del Friuli, e quindi passavo un sacco di tempo nei pomeriggi fuori casa e trovavo interessanti gli insetti, quello che facevano, oppure semplicemente i fiori, che si aprono e si chiudono rispondendo alla luce del sole. Quindi la molla è stata la curiosità di capire il mondo intorno a me. E poi ho avuto degli insegnanti che sono stati molto bravi a trasmettermi la passione per lo studio e per la scienza come mezzo per capire il mondo intorno a noi».  

Come testimonial di Sì geniale lei ha il compito di appassionare e avvicinare gli studenti alla scienza: sente questo come una responsabilità? «Sì, è una responsabilità che sento sempre di più, in particolare da quando sono diventata mamma e spero di riuscire in questo compito. La scienza apre tantissime opportunità, non solo per la ricerca di per sé, ma anche per aiutare gli altri, conoscere cose nuove, persone nuove. Quindi non vedo l'ora di conoscere i ragazzi di Pistoia e del territorio, i loro progetti, le loro idee e cercare di aiutarli a scoprire le loro passioni, in modo che possano realizzare i loro sogni».  

Come si confronterà con loro? «Innanzitutto cercherò di capire che cosa gli piace. Scienza è una parola che in realtà nasconde un universo e ha tantissime sfaccettature, dalla fisica alla matematica, dalla chimica alla biologia e quindi penso che ci sia posto per tanti ragazzi e tante ragazze, che magari oggi ancora non lo sanno, ma che in un prossimo futuro potrebbero scoprire di amare la scienza come la amo io».  

'Sì geniale' è un progetto particolare, che si rivolge a studenti di diverse età. Quali sono le particolarità di questa edizione? «Mi hanno detto che saremo in un bellissimo convento, quindi in un contesto bello dal punto di vista naturale, perché saremo all'aperto e godremo dei suoi giardini, ma sarà anche in un contesto storico e anche scientifico, perché ci saranno tutti i progetti delle scuole. Penso che un bel posto sia importante anche per sviluppare nuove idee».  

In questo momento a cosa sta lavorando? «Noi lavoriamo molto con le nano-tecnologie, dove cerchiamo di applicare le nostre conoscenze per controllare come le molecole interagiscono tra di loro. Questo diventa molto importante in tantissimi campi, tra cui la medicina. Stiamo collaborando adesso con dei chirurghi ad un progetto, che spero verrà finanziato, per dei sistemi innovativi per la somministrazione dei chemioterapici localizzati e quindi ridurre gli effetti collaterali. Lavoriamo anche su terapie innovative per le malattie neurodegenerative».