Ritrovare gli antichi borghi abbandonati

Oggi sul web la presentazione del volume a cura di Luca Bertinotti con gli atti del convegno, che è stato il primo in Italia

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Era tutto pronto per il 25 ottobre. Sarebbe stata una bella giornata nel Parco Letterario Policarpo Petrocchi di Castello di Cireglio. Dopo una passeggiata nei boschi Luca Bertinotti, medico fotografo, scrittore e appassionato cercatore dei luoghi del passato, avrebbe preso la parola per presentare il volume dove sono confluiti dieci anni di lavoro e gli atti di un convegno unico in Italia, e forse anche oltre, che si è svolto a Pistoia, in Sala Maggiore, nell’ottobre di due anni fa: “Da borghi abbandonati a borghi ritrovati”. Oltre seicento pagine che rappresentano un breviario accuratissimo, un compendio arricchito da una sterminata bibliografia, una guida, la Storia d’Italia riletta attraverso le pietre, le mura sopravvissute e i sentieri nascosti nei boschi, e molto altro.

Il libro, per Aracne Editore, è estensione dell’attività dell’associazione Pistoiese ‘9cento, di cui Luca Bertinotti è l’attuale presidente. Un gruppo di appassionati che da anni concentra la sua attenzione sulle testimonianze del secolo scorso. Dunque, dicevamo, la presentazione a Castello di Cireglio è stata annullata quando tutti i posti erano ormai prenotati. I motivi sono ovvi, purtroppo. Ma il web ci viene, ancora una volta, in soccorso e il dottor Bertinotti si collegherà oggi, nel tardo pomeriggio (indicazioni su Facebook). Sarà possibile ascoltare dalla sua voce la genesi dell’opera della quale ci ha fatto alcuni accenni: "È un libro complesso, corale, con i contributi di storici, geografi, antropologi, sociologi e amatori. Ovviamente si fa riferimento al convegno ed è l’unione di più pareri sui borghi e l’estrema periferia. E ho cercato di avvicinare i vari punti di vista." Anche Pistoia ha il suo borgo abbandonato ed è Santa Lucia, sui monti di Montale.

"Gli storici – si sofferma Bertinotti – si sono occupati poco di questo settore. Sono invece diventati interessanti per gli escursionisti. Anche il covid ha dato il suo indiretto contributo, perché ha portato alla riscoperta di un’Italia minore, che è tuttavia di una enorme importanza ci racconta le architetture di un tempo, l’arte povera dei paesi abbandonati. Urbanisti e architetti potrebbero giovarsi di questo settore."

Preme, a Luca, che tutto questo non diventi, alla lunga, una moda: "Primo per i pericoli che si corrono e poi per la fragilità di ciò che resta delle strutture". La pandemia sta frenando la seconda parte del progetto ovvero un secondo convegno che si sarebbe focalizzato negli esempi di recupero, là dove è possibile: "Potrebbero ospitare comunità straniere, forme di museo gestite in cooperativa, recupero di piante antiche." Nell’opera di Bertinotti (non spaventi il numero delle pagine, si legge come un romanzo) la fotografia ha un ruolo importante: "Colpisce e testimonia, anche se mi rendo conto che alcuni dei luoghi che ho fotografato non esistono più".

lucia agati