Rinnovo Rsu Hitachi Rail Soddisfazione post-voto

Tutte le sigle hanno motivo per cui gioire dopo le consultazioni in azienda. Ora i neo-rappresentanti al lavoro per piano-ferie, incentrato e secondo livello . .

Rinnovo Rsu Hitachi Rail  Soddisfazione post-voto

Rinnovo Rsu Hitachi Rail Soddisfazione post-voto

La quiete dopo la tempesta, anzi la voglia di tornare alla normalità dopo due mesi di polemiche che, probabilmente, hanno distolto l’attenzione da quello che è l’obiettivo primario all’interno di una grande azienda come Hitachi Rail Sts: difendere gli interessi dei lavoratori. E così, dopo essersi scornati, adesso Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uglm e Uilm devono ricucire i rapporti e mettersi in gruppo per risolvere quelle che sono, attualmente, le problematiche di via Ciliegiole che vanno dalla definizione, ancora, del piano-ferie, fino alle soluzioni per l’incentrato e le contrattazioni di secondo livello. Anche perché all’interno della nuova Rsu qualche volto di rinnovamento c’è ma, per gli equilibri, tutto è rimasto come prima: maggioranza, a quota cinque rappresentanti, per la Fim, quattro componenti per la Fiom, due per la Uglm e uno per la Uilm. "Dal nostro punto di vista siamo contenti del risultato ottenuto – afferma Simona Gigetti, segretario provinciale Uilm e unica rappresentante dell’Unione Italiana Lavoratori che ritorna dentro la Rsu – visto che ci siamo confermati rispetto a quello che era il gruppo uscente. Resta il rammarico per non essere riusciti ad emergere ancora fra gli operai (poco meno di 20 voti, nda), questo vuol dire che nei prossimi tre anni dovremo proseguire su questo percorso. A livello generale, verrebbe da pensare che tutto doveva cambiare affinché niente cambiasse: stessi sindacati, identici numeri, uguali votanti rispetto a tre anni fa. Adesso, però, si volta pagina e dobbiamo lavorare per nuove sfide che ci aspettano con massima attenzione".

Ovviamente non è mancata la soddisfazione alla Fiom-Cgil per aver riguadagnato il primato nelle preferenze in officina: indubbiamente una bella rivincita contro chi li voleva fuori dalla competizione. "I lavoratori hanno espresso apprezzamento – ricordano Daniele Calosi e Andrea Vignozzi – su temi come il salario e l’incentrato, particolarmente quelli di officina, che ogni giorno sono gomito a gomito con coloro che operano negli appalti, prendendo più voti rispetto ai lavoratori iscritti alla Fiom. Forse è per questo che hanno cercato di escluderci dalle elezioni". Ha tenuto botta anche l’Uglm, nonostante lo scenario decisamente mutato rispetto al 2020. "Un risultato per nulla scontato – dice il segretario nazionale Uglm Antonio Spera – visto che non ci sono più in azienda gli storici Rsu Tiziano Fabbri e Luca Fedi. Abbiamo confermato la nostra rappresentanza, guardando al futuro con fiducia in quanto il lavoro svolto dai nostri Rsu è stato apprezzato dai lavoratori che hanno capito che la Uglm è viva e attiva in azienda". S.M.