"Residenti di via Cantarelle mai ascoltati"

Cinque Stelle critici verso l’amministrazione Diolaiuti. "Serve un’assemblea pubblica. Le multe alle auto quasi una provocazione".

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La situazione di via Cantarelle al centro dell’intervento del Movimento Cinque Stelle pievarino. "Il 20 febbraio 2018 – scrive il partito – ben 58 cittadini di via Cantarelle e zone limitrofe hanno sottoscritto una richiesta di consiglio comunale aperto per affrontare il tema della sicurezza nella stessa strada, principalmente riguardo al traffico, ma non soltano. La strada da zona di campagna in pochi anni è diventata una sorta di camionabile, con tutti i problemi di inadeguatezza e quotidiani disagi che ne conseguono. Il sindaco da allora ha eseguito alcuni lavori in alcuni tratti, dimenticandone altri e dimenticandosi sempre di coinvolgere i cittadini. Per chi abita nella zona l’opzione di lasciar perdere non è possibile; la strada è pericolosa e le soluzioni più opportune, tratto per tratto, vanno individuate. Nella settimana di Ferragosto la polizia municipale ha multato tutti coloro che posteggiavano davanti casa, lungo la strada. Quasi una provocazione. L’alto numero di incidenti (anche gravi) avvenuti negli ultimi anni è una tendenza che non accenna a diminuire".

Il Movimento 5 Stelle – prosegue la nota – "continua a pensare che sia utile un incontro per studiare soluzioni appropriate; se gli amministratori non intendono convocare un consiglio comunale, considerino almeno di ritrovarsi in un’assemblea aperta, invitando anche la polizia municipale e chiunque, competente o semplice cittadino, sia interessato ad ascoltare e intervenire".

"Intanto – scrivono ancora i Cinque Stelle – il fronte delle multe si è spostato anche in Via Nova, con tanto di post della sindaca, che auspicava attenzione ai posteggi selvaggi. Peccato che sotto allo stesso post sia apparsa la foto della sua stessa auto posteggiata apparentemente in modo inappropriato, la mattina stessa. In ogni caso un segno di arroganza istituzionale incommentabile. Tra i temi da trattare: parcheggi vecchi da ridisegnare e nuovi da aggiungere, sicurezza per i pedoni e per i ciclisti, transito dei camion nel tratto vietato. Meglio chiudere il passaggio in entrambi i sensi da via Arno fino alla rotonda nuova; insufficienza del trasporto pubblico, segnaletica poco chiara in alcuni tratti. Ad esempio strisce pedonali alla fermata degli autobus, illuminazione non appropriata soprattutto nel tratto da via Arno fino alla rotonda, passaggio al nuovo sistema di raccolta rifiuti; richiesta di un’isola ecologica quale deterrente contro gli abbandoni".

R.M.