Studentessa rapinata sul treno. Ma i passeggeri fanno arrestare il bandito

Viaggio da incubo per una ragazza di 19 anni

Treni locali

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Pistoia, 1 ottobre 2017 - UN VIAGGIO da incubo quello sul treno tra Montecatini e Pistoia per una studentessa universitaria di 19 anni. La giovane, l’altro giorno all’ora di pranzo, è stata vittima di una rapina durante la corsa di ritorno a casa, un colpo alla fine scongiurato grazie all’intervento di alcuni passeggeri che hanno assistito alla scena e al seguente arresto da parte dei carabinieri di un rumeno di 20 anni, senza fissa dimora, per rapina impropria.

IL MALVIVENTE, mentre il treno era in viaggio, prima ha iniziato ad infastidire con il suo comportamento alcuni viaggiatori e poi senza pensarci due volte ha strappato uno smartphone dalle mani della 19enne pistoiese, strattonandola più volte e tentando di allontanarsi dal vagone dove viaggiava la giovane, confidando probabilmente nell’indifferenza degli altri pendolari.

PER FORTUNA così non è stato. Proprio i passeggeri presenti sul treno, prima che la corsa facesse sosta alla stazione di Pistoia, hanno recuperato il telefono inseguendo il ladro. Il giovane ha comunque tentato di scappare appena il treno si è fermato ma ad aspettarlo alla stazione di Pistoia c’era già una pattuglia del radiomobile allertata da un’altra viaggiatrice, che ha descritto agli operatori del 112 cosa era successo poco prima sul treno.

ARRESTATO per rapina impropria, il 20enne, dopo la formalizzazione degli atti con la denuncia sporta dalla vittima, è stato trasferito al carcere della Dogaia a Prato.

Si tratta dell’ennesimo episodio del genere che accade sui treni regionali, tra l’altro in pieno giorno. «La stazione ferroviaria di Pistoia e fuori controllo, tra zingari ed extra comunitari – racconta uno dei passeggeri presenti durante il furto –Nessuno che controlla, salgono sul treno senza biglietto. Il problema non è solo a Pistoia. A Firenze, a Santa Maria Novella, ogni giorno è una lotta contro gli extracomunitari che vogliono fare il proprio comodo, non pagano il biglietto del treno o del pullman e picchiano gli autisti o i capo treno. Non si può andare avanti così».

Michela Monti