Raid di notte all’istituto De Franceschi

Deturpati gli arredi, rotta la macchinetta, svuotati gli estintori e rubate delle chiavi: si tratta dell’ennesima incursione dei vandali.

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Ennesima incursione all’interno dell’istituto agrario di Pistoia Barone de Franceschi di via Dalmazia, ma questa volta la devastazione dei locali di uno dei plessi è tale da non aver nulla a che vedere con una bravata. Un raid senza precedenti, che è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, quando sconosciuti, forse un gruppo di sbandati, o forse per una vendetta nei confronti dell’istituzione scolastica, si sono introdotti nell’area verde antistante i plessi scavalcando la rete di recinzione.

Da lì, dopo aver forzato una porta del plesso B, sono entrati all’interno della scuola e hanno preso di mira tutto quello che è capitato loro a tiro, rompendo e deturpando gli arredi, sfasciando anche la macchinetta degli snack. Alle 4 del mattino una telefonata dei vigilanti delle guardie giurate ha allertato la professoressa Monica Pisaneschi, referente della sicurezza: "Mi hanno descritto una scena di devastazione inaudita: distrutti gli armadietti, rovinati gli arredi, svuotati completamente gli estintori, che tra l’altro avevamo fatto controllare meno di un mese fa – racconta la professoressa –, poi i vandali sono andati al piano di sopra e oltre ad aver continuato a sfasciare tutto, si sono impadroniti di un mazzo di chiavi che erano in un cassetto e chissà per quale secondo fine". Non sono invece stati sottratti ausili tecnologici di valore, il che farebbe pensare appunto a un gesto vendicativo o a un vandalismo gratuito.

Sul posto di prima mattina si è recato il tecnico amministrativo Marco Poli per una prima conta dei danni e delle spese, ingenti per questo istituto, che purtroppo già da tempo è stato oggetto di scempi. Solo qualche mese fa qualcuno era entrato nelle pertinenze della scuola ed erano stati rubati pezzi costosi dell’attrezzatura agricola in uso agli studenti. Proprio durante il lockdown la dirigente scolastica del De Franceschi Pacinotti, Concetta Saviello, aveva dovuto richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, per cercare di arginare furti e incursioni non autorizzate nel giardino della scuola. "All’esterno della proprietà, proprio sulla rete di recinzione sono presenti diversi cartelli, che indicano espressamente che la proprietà è privata e che quindi non è consentito introdurvisi – aveva già rimarcato la dirigente –. Stando a quanto raccontano alcuni testimoni, invece, più di una volta, sono state viste persone all’interno a piedi o addirittura in bicicletta".

R.P.