Studenti alla Nasa per assistere al lancio, scatta la raccolta

L'ha ideata il professor Federico Landini, oggi in aspettativa dall'insegnamento per partecipare come tecnico specializzato alla missione

Il prof Landini al lavoro sullo strumento della missione

Il prof Landini al lavoro sullo strumento della missione

Pistoia, 8 settembre 2019 - Nonostante il lancio sia fissato per il febbraio del 2020 e la meta sembri ancora lontana, il tempo scorre veloce e avverare quel sogno occorre fare in fretta. Il sogno è ambizioso ma è straordinario: assistere a un lancio spaziale dalla mitica stazione Nasa di Cape Canaveral. A farlo (questo almeno è l’auspicio) sarà una delegazione di studenti dell’Ics Bonaccorso da Montemagno di Quarrata. A metterci la faccia è Federico Landini, che in quella scuola ha insegnato per diverso tempo e che ora è in aspettativa dalla cattedra perché selezionato per far parte del team che sta costruendo lo strumento spaziale Metis che volerà a bordo della sonda spaziale Solar Orbiter, realizzata da Esa e Nasa.

Ma che significa questo, per i non addetti ai lavori? Significa che il prof sta costruendo uno strumento che permetterà di acquisire immagini inedite del Sole che aiuteranno la fisica e la scienza a dare risposte importanti per il futuro della nostra Terra e del nostro sistema solare. «Il mio primo pensiero – ha ripetuto in più occasioni il prof – va alla gente della scuola che mi ha permesso di lavorare da vicino al progetto. Ecco perché voglio coinvolgerli, per ringraziarli dell’enorme aiuto che mi è stato dato». E mentre Landini lavorava senza sosta in attesa del lancio (previsto per febbraio 2020) ecco arrivare lo spunto: perché non avviare una campagna raccolta fondi per portare alcuni dei ragazzi ad assistere al lancio? È così che su OkPal è partita la conta.

«Ci tengo a precisare – continua Landini – che questi soldi serviranno non a me, ma ai ragazzi, per consentire a un gruppo di vedere coi propri occhi questo momento bellissimo». L’obiettivo, secondo calcoli approssimativi ma piuttosto verosimili, è fissato a 11mila euro, ma al momento la «cassa» è piena solo per 3.150 euro. «Se avremo successo, l’avventura sarà una bellissima opportunità sia per gli studenti che per i docenti accompagnatori – spiega ancora il docente – . Tutti loro avranno la possibilità di toccare quasi con mano cosa significa un lancio in termini di sforzo collettivo coordinato e cura dei dettagli. Inoltre si confronteranno con una cultura completamente differente rispetto alla nostra. Al di là dell’occasione di crescita per coloro che parteciperanno in prima persona, la nostra avventura sarà di stimolo per l’intera scuola».