
La solidarietà è un esercizio prezioso. Specie in tempi come questi, nei quali emergenza sanitaria equivale a dire – dati alla mano, come confermato dalla Caritas diocesana sulle nostre pagine appena qualche settimana fa – emergenza sociale. Per mantenere dunque in esercizio la generosità di chi può tendere una mano vale la pena allora ricordare quali sono i punti di raccolta e distribuzione alimenti alle famiglie in difficoltà sul nostro territorio. Per Pistoia sono la Mensa don Siro Butelli, la Caritas parrocchiale di San Benedetto e San Vitale, quella dell’Immacolata (zona Fornaci), la Caritas di Sant’Ilario (Le Piastre), Caritas de La Vergine, di Santa Maria Assunta a Masiano, di Santa Maria Maggiore a Vicofaro, di San Niccolò a Ramini, di San Michele Arcangelo a Bottegone, di Santa Maria Assunta a Canapale e di San Biagio. Non solo Caritas nel circuito cittadino, con altre realtà afferenti allo stesso ente diocesano attive in provincia come l’associazione Il Delfino onlus, Teisd (San Pantaleo), mentre per la provincia sono operative verso lo stesso obiettivo le Caritas di San Marcello-Piteglio, Casalguidi, Agliana, Montale, Quarrata e Lamporecchio.
La rete dei punti di raccolta è però certamente più vasta dal momento che esistono altre realtà più piccole che operano in un rapporto fiduciario tra chi dona e chi raccoglie, favorito proprio dalla loro dimensione ’familiare’. A queste si aggiungono poi iniziative organizzate in collaborazione coi supermercati del territorio, dove periodicamente chi si reca per la spesa può decidere di destinare una parte degli acquisti a chi è in difficoltà: l’ultimo appuntamento nei supermercati risalente alla metà di ottobre ha permesso alla Caritas di Pistoia di raccogliere ben 3.400 chili di alimenti, finiti poi nei pacchi delle famiglie in difficoltà.