Qualità della vita: Pistoia ultima in Toscana

La nostra provincia recupera 9 posizioni, attestandosi al 64esimo posto. Maglia nera nazionale per servizi agli anziani e furti in abitazione

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Una risalita c’è stata, secondo i valori emersi alla fine del 2021, ma la nostra provincia continua a rimanere fanalino di coda a livello toscano nella consueta classifica annuale stilata dal "Sole24Ore" sulla qualità della vita nelle province italiane. Il dato, quindi, non è legato soltanto al comune capoluogo ma è evidente che comunque sia quello che traina: Pistoia si piazza al 64° posto (su un totale di 107 province), guadagnando nove gradini rispetto alla precedente classifica ma è costretta a rimanere all’ultimo posto per quanto concerne il Granducato. Questo perché Massa Carrara ha fatto meglio salendo di 12 posizioni in graduatoria (60°) mentre le altre sono in posizioni più alte per arrivare a Firenze che si è presa la medaglia di bronzo alle spalle di Bologna e Bolzano. Un trend positivo, comunque, per la Toscana visto che tutti i capoluoghi hanno fatto registrare una crescita rispetto a dodici mesi fa.

Entrando nello specifico di quel che dicono i numeri crudi e puri, la performance migliore è la presenza di aziende agrituristiche ogni 100 kmq con Pistoia che si issa fino al settimo posto in Italia con una incidenza di 232 strutture a fronte di una media nazionale di 86. Di contro, la voce peggiore è quella dei parametri per gli anziani con il 107° posto assoluto (ultimo in Italia) con valori ben al di sotto della media nazionale. Nel complesso, sono sei le voci che vanno a comporre la classifica complessiva: ricchezza e consumi, affari e lavoro, giustizia e sicurezza, demografia e società, ambiente e servizi concludendo con cultura e tempo libero. Nei macro-temi, la provincia di Pistoia si piazza più o meno in linea alla metà del guado con il picco maggiore rappresentato dal 46° posto della voce "affari e lavoro" e quello più basso con l’80° piazza di "ambiente e servizi". Alla voce ricchezza e consumi si segnala il 13° posto nazionale per popolazione con crediti attivi seguita a stretta ruota anche dalle riqualificazioni energetiche (17°), mentre hanno un valore decisamente basso le pensioni: secondo i dati Inps 2021, Pistoia si merita l’82° posto con un reddito medio annuo di 18.305 euro a fronte di una media nazionale di 19.563,70 euro. E’, forse, anche da questo numero che si spiega l’aumento di povertà e di richieste di aiuto che stanno emergendo in questa fine di 2022. Per la voce "affari e lavoro" viaggiano forte le aziende a guida straniera (15°) e le imprese che fanno e-commerce (17°), segno di una propensione a guardare ad un nuovo modo di creare occupazione.

C’è di che far suonare un campanello d’allarme, invece, su giustizia e sicurezza: qui più si è in basso e più i reati sono persistenti, basti pensare al 102° posto (su 107) per i furti in abitazione con un dato complessivo che arriva quasi al doppio della media nazionale. Altrettanto preoccupanti anche le estorsioni (91°) ed i delitti informatici (71°). Nel capitolo "Ambiente e servizi", che è il peggiore, dopo la voce "anziani" già detta, si sta molto in basso per l’ecosistema urbano (97°), tema legato a trasporto locale e raccolta differenziata ed è preoccupante anche l’88° posto per l’illuminazione pubblica sostenibile. Infine, la cultura. Se, da una parte, siamo in media nazionale per la presenza di amministratori comunali con meno di 40 anni, ci sono grossi problemi per la penetrazione della banda larga (90°) e sull’offerta culturale nel suo complesso con l’87° posto assoluto per spettacoli ogni mille abitanti.

Saverio Melegari