
La notte dei santi in una passata edizione
Pistoia, 29 ottobre 2019 - Un’esperienza diversa, un avvicinamento a Gesù in una notte che prima di ogni altra cosa è la notte dei Santi, alla ricerca del senso di una festa. Nasce come un’alternativa di raccoglimento alla celebrazione laica di Halloween l’appuntamento di giovedì 31 ottobre organizzato dalla Diocesi di Pistoia, dall’associazione Nuovi Orizzonti, dalla Pastorale Giovanile, da Rinnovamento nello spirito, Monaci di Gerusalemme, fraternità apostolica di Gerusalemme, che prenderà il via già alle 17 in Battistero, con il ritrovo dei partecipanti e l’allestimento, poi alle 18 il momento di formazione all’evangelizzazione, alle 19.30 la cena comunitaria e alle 20.30 il momento più alto, quello della preghiera e a seguire “La luce nella notte”.
“Non si tratta di un ‘contro-Halloween’ - spiega Adam Ruffolo per Nuovi Orizzonti –, ma di una preparazione alla festa dei santi, di un invito al raccoglimento che proponiamo ormai da diversi anni attraverso l’iniziativa ‘La luce nella notte’ che solitamente organizziamo in concomitanza con eventi ad alto richiamo in modo da poter coinvolgere una platea più ampia di potenziali interessati”. La chiesa aperta fino a dopo la mezzanotte, la possibilità di aprirsi a un incontro profondo, di trovare qualcuno capace di ascoltare e lasciare in dono la parola di Gesù: questo accadrà in occasione della notte dei santi, dove ci sarà spazio sì al raccoglimento collettivo, ma dove ognuno avrà modo di compiere un proprio percorso individuale.
“Quel che promuoviamo è un tipo di esperienza condivisa e di arricchimento personale – continua Adam –. All’arrivo dei partecipanti viene consegnato un biglietto bianco sopra il quale scrivere un desiderio intimo e profondo. Poi chiediamo di consegnarlo davanti all’altare, al Gesù che ti ascolta, dove poi ‘pescare’ un Gesù che ti parla, una sua parola che se raccolta porterà tanta grazia. Accade che in momenti come questo la persona abbia voglia di raccontarsi, di sfogarsi. Ecco perché a disposizione ci saranno persone lì per ascoltare prima di tutto e poi per parlare”.