Pochi e vecchi: servono nuovi bus, a noleggio

Conto alla rovescia per l’addio a Copit: intanto Autolinee Toscane annuncia di dover potenziare la flotta per arrivare a giugno

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di Francesco Storai

Autobus troppo vecchi per rispettare lo standard di servizio regionale, Autolinee Toscane corre già ai ripari. Saranno infatti 62 gli automezzi noleggiati dal nuovo gestore del trasporto toscano con un contratto temporaneo fissato fino a giugno 2022, alla fine del servizio scolastico del prossimo anno. Questo perché le flotte dei bus delle ventidue aziende territoriali che verranno rilevate risultano datati, con un’età media di 12 anni. Per rientrare nello standard di servizio imposti dal contratto di servizio, dunque, occorrerà ‘svecchiare’ parte della flotta, con un noleggio dal costo di circa 700mila euro.

La situazione a Pistoia è migliore rispetto ad altre province Carrara, Lucca e Livorno su tutte, dove l’età media dei mezzi è più alta, ma è probabile che anche una manciata di mezzi pistoiesi più datati verranno definitivamente messi da parte a partire dal primo novembre e sostituiti con bus più recenti a noleggio. In totale saranno 29 gli autobus a noleggio destinate alle province settentrionali.

"Non tutti i mezzi acquisiti dalla varie aziende sono idonei a causa di una insufficiente manutenzione negli anni – ha detto Gianni Bechelli, presidente di Autolinee Toscane –. Vista la necessità di sostituire subito 62 mezzi in tutta la Regione, noleggeremo nuovi mezzi fino al prossimo giugno. Capiremo di più e meglio quando entreremo realmente in possesso dei mezzi, ma nonostante la situazione ereditata faremo di tutto per garantire il servizio". Quello da Copit ad Autolinee Toscane non sarà un passaggio col sorriso. "Ammetto che per me sarà una gran sofferenza, io e i miei colleghi abbiamo dato tutto per questa azienda – ha detto Antonio Principato, presidente Copit –. I dipendenti, dal primo all’ultimo, hanno voluto un gran bene a questa azienda. Noi a Pistoia diamo ad Autolinee Toscane un’azienda sana, in attivo, con bilanci a posto e ben voluta dalla cittadinanza". A livello più generale, però, Autolinee Toscane ha avuto da ridire sull’operato di alcune aziende che sta andando a rilevare. "Dobbiamo fare i conti oltre che con la carenza e la vetustà dei mezzi, anche con carenze di personale, di informazioni insufficienti e trasmesse in ritardo, di difficoltà dovute alle compatibilità tra le diverse tecnologie usate dagli attuali gestori", ha sottolineato il presidente Bechelli.

Al di là degli attriti tra vecchi e nuovo gestore, Autolinee Toscane assicura che in tutta la regione arriveranno 200 nuovi bus entro il primo anno di servizio, di cui 28 arriveranno entro novembre e altri 40 entro dicembre. Autobus di proprietà che andranno a rendere superflui i mezzi a noleggio. Anche in questo caso i vertici di AT non hanno ancora deciso dove destinare i primi bus, ma la ratio sarà quella di andare a sostituire quelli in peggiori condizioni partendo dalle aree più in difficoltà. Non Pistoia dunque, almeno in un primissimo momento.