Pistoia si tinge ancora di Giallo Il Festival torna e si "allarga"

Presentata a Firenze l’attesa kermesse: quattro giorni con ospiti d’eccezione, da Veltroni ad Abbate

Pistoia si tinge ancora di Giallo  Il Festival torna e si "allarga"

Pistoia si tinge ancora di Giallo Il Festival torna e si "allarga"

Dalla presentazione dell’ultimo libro di Walter Veltroni alla presenza di Lirio Abbate, giornalista antimafia di "Repubblica", fino alla giornata dedicata ai giovani al teatro "Manzoni" sulla legalità con la testimonianza di Gian Carlo Caselli. La tredicesima edizione del "Festival del Giallo", presentata in Consiglio Regionale, si allarga su quattro giornate ed andrà in scena dal 14 al 17 aprile prossimi grazie al lavoro degli "Amici del Giallo" di Pistoia: il tema scelto per il 2023 è "Raccontare il crimine, raccontare la legalità". "In questi anni ho apprezzato la qualità della proposta messa in campo – afferma il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo – come ufficio di presidenza dell’Assemblea abbiamo voluto investire sulla lettura, con più di 200mila euro da destinare alle amministrazioni comunali. Investire in lettura vuol dire investire in cultura e investire in cultura vuol dire investire in libertà". In tutto ci saranno quasi trenta scrittori: spazio ai fiorentini Leonardo Gori e Marco Vichi, il giornalista ed inviato di guerra della Rai Stefano Tura.

"Il Festival è un appuntamento fisso per Pistoia – aggiunge Federica Fratoni – e oltre a richiamare ospiti di livello nazionale e internazionale ha anche il pregio di rendere vivo un luogo d’eccellenza come la San Giorgio. Il calendario è ricco di eventi ma quello con gli studenti incentrato sulla legalità con la presenza di Gian Carlo Caselli rappresenta quel qualcosa in più". Caselli sarà al teatro Manzoni il 17 aprile per parlare del tema "Riflessioni e parole contro le mafie" con il professor Enzo Ciconte e il colonnello Edoardo Marzocchi della Guardia di Finanza. "Durerà un giorno in più del solito, chiudendo con una manifestazione di eccezionale importanza – ammette il consigliere Alessandro Capecchi - tantissimi ragazzi avranno la possibilità di sentire la testimonianza diretta di coloro che da tanti anni dedicano la loro vita alla lotta al crimine e riflettere sul senso di comunità".

Non mancherà, poi, lo spazio ai premi come "Pinocchio Sherlock" e poi "Investigatori a Scuola". "La Regione sostiene da anni questo evento – ricorda Marco Niccolai – abbiamo più che mai bisogno di creare una cultura diffusa della legalità, in particolare per le giovani generazioni". Soddisfatto Giuseppe Previti, direttore artistico del "Festival". "Contiamo di riempire tutti i 600 posti del "Manzoni" – confessa – e abbiamo circa 150 ragazzi delle scuole che partecipano al concorso con loro racconti". A Firenze, per il lancio, era presente anche l’assessora comunale alla cultura, Benedetta Menichelli. "Il Festival non si è mai fermato neppure durante la pandemia – conferma - c’è stata una forte scelta: legare la letteratura gialla alla storia e alla cronaca sociale".

red.pt