"La Giunta Lunardi si è raddoppiata lo stipendio nel giro di cinque anni: dove è finita la campagna moralizzatrice del 2017?" affonda il colpo la segreteria comunale del Pd di Serravalle Pistoiese. "E’ un’accusa grave, il primo cittadino potrebbe ricorrere anche alle autorità competenti" controreplica il sindaco Piero Lunardi e tutta la sua "squadra". Scoppia la bagarre politica nelle stanze comunali a Serravalle, innescata da una dura nota del Pd col commissario Simone De Rosas che costringe l’amministrazione a difendersi e contrattaccare. L’oggetto del contendere, che va specificato riguarda tutta Italia, è l’aumento delle indennità per sindaci e assessori voluti dallo Stato per il periodo post-pandemia e che, per Piero Lunardi nello specifico, vuol dire passare da uno stipendio di 1300 euro ad uno di 1900 al mese ("e più della metà mi viene mangiato dalle tasse, essendo pensionato" specifica la guida politica di Serravalle da quasi sei anni). "Nel bilancio 2016 la spesa per i compensi era di 89.800 euro – l’affondo del commissario De Rosas – e adesso siamo arrivati al 2022 con emolumenti a 140.690 euro che diventeranno 153.496 quest’anno e 171.396 nel 2024. Nel 2017 fu avviata una "campagna moralizzatrice" che portò a una riduzione dei compensi ma l’aumento del numero degli assessori spazzò via quasi subito il risparmio ma intanto il gioco elettorale era fatto e rimanevano gli effetti sui cittadini: proprio loro si saranno resi conto che si sono raddoppiati lo stipendio? Noi pensiamo di no. La legge lo prevede ma non impone in alcun modo di farlo. E’ una costosa scelta politica e i nostri amministratori l’hanno fatta". Altrettanto argomentata la risposta dell’amministrazione comunale. "Nel periodo dell’emergenza la rete dei comuni ha funzionato ed ha retto molto meglio di quanto ci si potesse aspettare – il commento di Lunardi&C. - la spesa degli aumenti è completamente coperta dal bilancio dello Stato e non pesa sulle casse comunali. Gli aumenti sono stati stabiliti secondo tabelle ministeriali e, nel caso di città metropolitane come Milano o Roma, le indennità dei sindaci sono raddoppiate ma nel caso di Serravalle, e di comuni simili, sono aumentate solo del 30%. Quindi De Rosas potrebbe dire che Dario Nardella si è davvero raddoppiato lo stipendio ma non Piero Lunardi. Inoltre il compenso avrebbe potuto aumentare del 30% già nel 2022 in un solo colpo ma ha deciso di spalmare l’aumento in tre anni, questo però il Pd dimentica di dirlo". Infine, la risposta all’altra accusa del Pd nei confronti della nuova figura del presidente del Consiglio Comunale, nella figura di Roberto Bardelli, che porterebbe a maggiori costi sempre per l’amministrazione. "Si tratta di una persona che ha svolto il proprio dovere da assessore – conclude la nota – riattivando i rapporti con il Patto per il Montalbano, ha rivitalizzato i flussi turistici in ingresso, tenuto i rapporti giornalieri fra i cittadini e Publiacqua e percepisce il 10% dello stipendio del sindaco (ovvero 190 euro al mese, ndr). Una figura, prevista dallo Statuto comunale che è stato approvato anche dal Pd". red.pt.