Centri estetici e parrucchieri sul piede di guerra. "No alla chiusura in zona rossa"

Confartigianato attacca sull’ipotesi di chiusura nella bozza del nuovo Dpcm. "Sarebbe un provvedimento ingiustificato contro chi lavora in sicurezza"

Nell’immagine d’archivio una parrucchiera nel suo negozio

Nell’immagine d’archivio una parrucchiera nel suo negozio

Pistoia, 1 marzo 2021 - Confartigianato sul piede di  guerra davanti all’ipotesi di chiusura di barbieri, parrucchieri ed estetiste nelle zone rosse, ipotesi che sarebbe contenuta nella bozza del prossimo Dpcm.

"Si tratterebbe – sottolinea Hugo Morrone, presidente provinciale di Confartigianato Benessere – di un provvedimento ingiustificato nei confronti delle imprese di acconciatura ed estetica che in questi mesi hanno applicato con la massima diligenza le linee guida dettate dalle autorità sanitarie e dal governo, intensificando le già rigide misure previste dal settore sul piano igienico-sanitario. Si sono riorganizzate per garantire la massima tutela della salute degli imprenditori, dei loro collaboratori e dei clienti". "La sospensione delle attività svolte in sicurezza – denuncia Alessandro Corrieri, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Pistoia – finirà per innescare l’impennata dell’offerta di prestazioni da parte di operatori abusivi che rappresentano il vero pericolo per la salute dei cittadini, oltre che danneggiare ulteriormente sul piano economico le aziende in regola".  

Senza considerare, aggiungono all’unisono Morrone e Corrieri, che "a fronte di ulteriori misure restrittive gli imprenditori non possono attualmente contare su alcuna certezza per quanto riguarda gli interventi di ristoro". A questo proposito, l’ufficio studi di Confartigianato ha rilevato che, nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, per l’effetto combinato di mancati ricavi a causa della chiusura e della concorrenza dell’abusivismo, le imprese di acconciatura e di estetica hanno registrato una perdita economica di 1.078 milioni di euro, pari al 18,1% del fatturato annuo.  

Confartigianato chiede dunque al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, di avviare "una forte azione da parte della Regione nei confronti del governo affinchè quest’ultimo riconsideri le misure restrittive riguardanti le attività di acconciatura, estetica e simili consentendone lo svolgimento anche nelle zone rosse, a tutela della salute dei cittadini e dell’economia del settore". Un appello che già nei giorni scorsi il presidente Corrieri aveva rivolto a Giani per la provincia di Pistoia, quando ancora non era chiaro se in questi giorni da zona rossa le attività potessero o meno restare aperte. Sicuramente c’è molta preoccupazione nel settore, perché un nuovo lockdown con chiusura totale significherebbe certamente altre gravi perdite. re.pt.