Rifiuti e topi fuori dalla chiesa di Vicofaro, il sindaco firma ordinanza urgente

Tomasi scrive anche al prefetto e al presidente della regione chiedendo loro di attivarsi per le proprie competenze. A segnalare la situazione di degrado sono stati alcuni residenti

Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia

Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia

Pistoia, 9 luglio 2021 - L’ufficio ambiente del Comune di Pistoia ha dato seguito alle segnalazioni ricevute da alcuni residenti di Vicofaro sulla situazione di estremo degrado e incuria nell’area di proprietà della locale parrocchia attivando l’azienda Usl Toscana Centro – Igiene pubblica per i necessari controlli.

È quanto si legge in una nota del Comune, dove si spiega che "dal sopralluogo del personale Asl sono emerse gravi carenze igienico-sanitarie dovute ai rifiuti accumulati fuori dalla chiesa. È stata inoltre rilevata la presenza di una colonia di topi che crea problemi, sempre a livello igienico sanitario, alle persone presenti in parrocchia e al vicinato, e il mancato rispetto delle misure anti-Covid".

L’Asl, si spiega da Palazzo di Giano, "ha pertanto chiesto un’immediata e urgente ordinanza per la rimozione dei rifiuti abbandonati, la derattizzazione dell’area e il rispetto della normativa anti-Covid all’interno della struttura, in cui attualmente risultano esserci 110 persone".

Il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, letta la relazione dell’azienda sanitaria, ha firmato un’ordinanza contingibile e urgente ed ha scritto al Prefetto di Pistoia e al Presidente della Regione chiedendo loro di attivarsi per le proprie competenze “di fronte – scrive il sindaco - ad una situazione che ha assunto una gravità superiore a quella che, circa un anno fa, aveva visto l’intervento della Regione Toscana”.

Nel novembre scorso, al termine del periodo di isolamento prescritto dalla Asl dopo i casi di Covid registrati in parrocchia, nei vari tavoli con la Prefettura, la Regione Toscana e la Asl, il sindaco aveva posto il problema del “rischio concreto che in quella struttura, tra pochi giorni – scriveva lo scorso anno - siano nuovamente accolte decine e decine di persone. Occorre accertare le responsabilità di questa situazione e intervenire per evitare che questa modalità di accoglienza diventi nuovamente un pericolo per chi è accolto e per i residenti della zona”.