"Paolo Fabiano è Goku", un saggio sull’arte La presentazione oggi con tour alla mostra

Quarant’anni al servizio dell’arte, secondo la cifra che distingue Paolo Fabiani, tutti ripercorsi, tracciati, approfonditi, fotografati dall’ampio lavoro a firma di Pietro Gaglianò nel libro "Paolo Fabiano è Goku" (Gli Ori, 2022). Il saggio, illustrato con foto a colori e di cui esiste anche l’edizione in inglese, è suddiviso in capitoli ognuno dei quali è dedicato a uno o più soggetti. Dalle forme arcane dei "Soffi" alle figure picaresche della scultura, l’iconografia di Paolo Fabiani si alimenta di periferie, anomalie ed eresie. Ugualmente i materiali prediletti dall’artista, la sua tavolozza, gli esiti irriducibili ai convenzionali medium dell’arte illustrano una ricerca autonoma e brillante, capace di dialogare con la tradizione senza soggezione. Al centro di tutto questo c’è Fabiani che, come rivela uno dei contributi di questo libro, è Goku e possiede la sfera celeste: "Si dice che sia l’arma più potente che Goku possa usare e Paolo, partendo da Pratovecchio, l’ha usata per dare un’opportunità alla nostra coscienza collettiva". Il volume che contiene i testi di Marina Arienzale, Vittoria Chierici, Connie Dekker, Elena El Asmar, Fabio Gori, Carlo Guaita, Marco Neri e Angelika Stepken sarà oggetto di una presentazione questa domenica alle 18 alla Galleria Vannucci di via Gorizia, ultima occasione tra l’altro per visitare la personale di Fabiani "I sette samurai".

Dal 10 aprile il testimone passerà alla collettiva "Due (S)oggetti non possono occupare il medesimo spazio" a cura di Alberto Zanchetta con opere di Aron Demetz, Igor Eskinja, Paolo Grassino, Giorgio Griffa, Jacopo Mazzonelli, Giovanni Termini, Marco Tirelli. Per informazioni: 0573.20066 o 335.6745185.