Stamani alle 10 Arcigay Prato Pistoia L’Asterisco mette di nuovo la targa sulla panchina arcobaleno inaugurata sabato scorso e già vandalizzata due volte in meno di una settimana. La panchina rainbow sabato 27 gennaio era installata nell’area del supermercato Coop di Agliana. Un importante segnale contro ogni discriminazione, voluto dalla sezione soci Coop di Agliana, Arcigay Prato Pistoia L’Asterisco e l’associazione PortAperta, inserita nelle iniziative della Giornata della Memoria, per ricordare la persecuzione nazifascista anche contro le persone Lgbt. Vi era stata affissa una targa con la scritta: "Per la lotta all’omolesbobitransfobia". Purtroppo domenica mattina, a nemmeno 24 ore dall’inaugurazione, la targa era già sparita. Arcigay aveva annunciato di tornare ad apporre la targa oggi, ma ieri mattina la panchina è stata trovata verniciata di nero, completamente coperti i colori rainbow. Guido Del Fante (vice presidente Arcigay Prato Pistoia L’Asterisco) e altri volontari sono tornati immediatamente a ripitturare questo simbolo di una società inclusiva. L’atto vandalico sarebbe stato compiuto nella notte tra giovedì e venerdì, con l’utilizzo di vernice spray nera sui colori rainbow, nonostante l’area risulti videosorvegliata e quindi gli autori del vile gesto potrebbero essere individuati. "I gesti di intolleranza - affermano da Arcigay - non possono fermare né noi, né il cambiamento. Per questo l’abbiamo subito ripitturata". E Del Fante aggiunge: "L’arcobaleno è più forte dell’odio". Sabato scorso, all’inaugurazione ha partecipato anche il sindaco Luca Benesperi, che domenica aveva espresso la ferma condanna dell’amministrazione comunale. Il primo atto vandalico aveva suscitato anche indignazione e un invito alla riflessione da parte di due parlamentari del Pd: Emiliano Fossi deputato e candidato alla segreteria toscana Pd e il deputato Marco Furfaro. Dura la condanna di Fossi: "Vergogna – ha affermato -. La Toscana, da sempre, è terra di tutti e per tutti. In Toscana non c’è spazio per l’odio e la discriminazione". E Marco Furfaro: "La rimozione della targa contro l’omolesbobitransfobia dimostra che quella targa era ed è necessaria, e occorre fare di più". Piera Salvi